Svolt presenta una batteria da oltre 800 km di autonomia. Vabbè, ce ne sono anche altre in commercio, già da anni. Però questa ha chimica litio-ferro-fosfato (LFP), composizione che di solito ha una densità energetica minore rispetto agli accumulatori agli ioni di litio tradizionali.
Il produttore cinese, che orbita all’interno della galassia di Great Wall Motors, svela la sua nuova batteria, battezzata “Dragon Armor”, durante il terzo Battery Day della propria storia, appuntamento annuale durante il quale fa il punto sulle tecnologie sviluppate e in procinto di arrivare.
Più leggera e più sicura
Secondo Yang Hongxin, presidente e amministratore delegato di Svolt, la nuova batteria LFP compie un enorme passo in avanti rispetto al passato in termini di prestazioni e di sicurezza. Questo perché è progettata integrando numerose nuove tecnologie, come le celle a lama corta, e una nuova disposizione degli elementi interni che consente di controllare meglio le temperature e le forze in gioco durante i cicli di carica e scarica.
L’architettura interna consente di migliorare l’efficienza termica del 70% e di contenere al massimo i guasti e i surriscaldamenti, contrastando la diffusione di alte temperature verso celle vicine. Riducendo gli elementi di contorno di circa il 20%, la batteria permette di risparmiare anche tra i 10 e i 20 kg di peso.
Chimica a scelta
Un’altra peculiarità della Dragon Armor di Svolt è data dal fatto che sì, può montare celle LFP, ma allo stesso tempo può adottare anche celle al ferro manganese nichel, che hanno prestazioni maggiori e che alzano l’autonomia da 800 km a 900 km.
Volendo, si possono anche scegliere batterie agli ioni di litio che, grazie a una densità ancora maggiore, permettono di arrivare addirittura a 1.000 km di autonomia.
La batteria farà il suo esordio sul mercato con alcuni modelli elettrici che entreranno in produzione il prossimo anno. Sarà prodotta in serie a partire da ottobre 2023, ma gli ordini sono già aperti.