Sono due i componenti principali delle batterie per auto elettriche (e non solo): anodo e catodo. Il primo contiene rame e grafite ed è responsabile della ricarica dell’accumulatore stesso; il secondo si compone di litio, nichel e cobalto ed è fondamentale per garantire sicurezza e buone prestazioni. Insieme rappresentano circa l’80% dei costi di produzione.

Oggi, però, la maggior parte di questi materiali è prodotta lontano dall’Occidente, principalmente in Asia. Una distanza che, nei soli Stati Uniti, potrebbe portare a una perdita economica di oltre 150 miliardi di dollari entro il 2030. Ecco perché Redwood Materials investe sempre di più in questi componenti. E adesso lo fa con l’aiuto di Washington.

Arrivano 2 miliardi di dollari

È infatti con un prestito da 2 miliardi di dollari che il dipartimento dell’Energia USA (Doe) aiuta la startup di JB Straubel – cofondatore di Tesla – a produrre anodi nel suo impianto in Nevada settentrionale. Già in funzione per sfornare lamine di rame, presto verrà allargato per dedicarsi anche ai catodi.

Materiali per batterie riciclati

I prossimi passi

Grazie a questo finanziamento pubblico, Redwood Materials accelererà i piani di espansione, creando 3.400 posti di lavoro “ben retribuiti nel settore edile” – come scrive l’azienda – e impiegando 1.600 dipendenti a tempo pieno.

“In definitiva – aggiunge la startup –, per la prima volta negli Stati Uniti produrremo 100 GWh all’anno di lamine di rame ultrasottili per batterie e materiali catodici attivi da materie prime nuove o riciclate. Questo fornirà materiali per batterie sufficienti a produrre più di un milione di veicoli elettrici all'anno a livello nazionale”.