Se c’è un posto dove l’auto elettrica è sempre di casa, quello è sicuramente la Cina. In una regione che si è mossa prima di tutti nella transizione della mobilità, l’ennesima conferma della leadership arriva da alcuni dati sul primo trimestre 2023, pubblicati dalla China Passenger Car Association (Cpca) e ripresi dalla testata locale Car News China.

Stando infatti ai numeri riportati, tra gennaio e marzo di quest’anno sono state 2,55 milioni le immatricolazioni globali di NEV (New energy vehicles, l’insieme di vetture full electric e ibride plug-in). A fare la parte del leone sono state le auto elettriche pure (BEV), che hanno conquistato il 70% delle immatricolazioni, contro il 30% delle ibride plug-in (PHEV). E il 59% delle vendite (1,5 milioni) aveva il passaporto cinese.

Incentivi, questi sconosciuti

Vuol dire che quasi 3 auto elettriche su 5 sono state immatricolate all’ombra della Grande Muraglia, nonostante lo stop agli incentivi scattato il 1° gennaio di quest’anno. L’addio ai bonus non ha quindi fermato gli automobilisti cinesi, tanto che le vendite di NEV nei primi tre mesi del 2023 sono aumentate del 25% rispetto al 2022.

tesla china recarga

Due Tesla in carica a un Supercharger cinese

Car News China segnala poi che un grosso contributo è arrivato dalle esportazioni. Nel primo trimestre, sono stati infatti 775.000 i veicoli venduti all’estero, pari al 15% di tutta la produzione “made in China”: si tratta di un aumento dell’87% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando a varcare i confini nazionali erano state solo 413.000 vetture.

Crescono i furgoni

Fra queste cifre, spicca la quota dei NEV, che hanno rappresentato il 28% delle esportazioni. Un altro piccolo aiuto l’hanno dato i furgoni elettrici. Qui mancano dati specifici sulla Cina, ma sappiamo che gli e-van hanno costituito il 3% dei veicoli a nuova energia immatricolati nel mondo (+26% anno su anno).