Nel Mar Mediterraneo ci sono alcune tra le isole più belle del mondo. Lembi di terra circondati da acque cristalline con spiagge dorate, ma anche ricchi di montagne di tutto rispetto: si tratta di veri e propri paradisi terrestri, che - secondo il piano europeo per la decarbonizzazione Fit-for-55 - nei prossimi anni dovranno diventare a impatto zero, o quasi, grazie all'idrogeno.

Come faranno è già piuttosto chiaro, ne abbiamo parlato lungamente su queste pagine, e la prima che vuole riuscirci - battendo tutte le altre - è l'Isola di Maiorca, al largo delle coste spagnole della Catalogna. Il progetto è vasto, ma ben definito e accurato, quindi mettetevi comodi perché ci sono tante cose da dire.

Perché l'idrogeno è importante per le isole

Partiamo dal principio. L'idea di decarbonizzare completamente le isole europee (non solo quelle all'interno del bacino Mediterraneo) è un progetto che circola tra i banchi della Commissione da diverso tempo.

Si chiama Green Hysland e il suo obiettivo è molto semplice: rendere questi luoghi autonomi dal punto di vista energetico dal Continente, sfruttando le risorse ambientali già presenti per ricavare elettricità - per esempio con l'eolico o con il solare - a sua volta utile per ottenere idrogeno verde dall'acqua.

Foto - Fonti di energia rinnovabile (eolico e solare)

Fonti di energia rinnovabile: eolico e solare

Sulla carta si tratta di un'idea piuttosto ambiziosa, ma tecnicamente possibile, soprattutto per tutti quei territori di piccola o media grandezza (relativa) che, per esempio, hanno nel turismo estivo il loro core business, nonché il momento di maggior affluenza dell'anno.

Come abbiamo anticipato più volte nel corso degli ultimi mesi - in diversi approfondimenti che potete trovare qui sul sito - la base per tutti questi progetti è la strategia RePowerEU di Bruxelles, che, tra le tante cose, prevede che tutte le aree industriali ormai dismesse presenti su queste isole (ma anche sui territori continentali) dovranno essere gradualmente smantellate, bonificate e riutilizzate per l'installazione di nuovi impianti di elettrolisi, qualcosa che per esempio sta già succedendo in Puglia.

Ma perchè l'idrogeno è davvero importante per questi territori? Prima di tutto perché si tratta di un carburante utilizzabile anche come combustibile, utile ad alimentare i mezzi pubblici del posto, come le diverse flotte di bus per il trasporto dei cittadini e dei turisti, ma utile anche a rifornire tutti quei mezzi di trasporto impegnati nei collegamenti giornalieri da e per le isole.

In quest'ultimo caso parliamo, per esempio, della nuova generazione di traghetti ecologici che molto presto solcherà le acque del mondo, alimentata da celle a combustibile o da motori a scoppio convertiti, oppure degli aerei del futuro sempre a idrogeno, attualmente nelle fasi ultime di test e approvazione.

I primi aerei di ZeroAvia

I primi aerei a idrogeno di ZeroAvia

La corsa di Maiorca per essere la prima

Il 7 e l'8 giugno 2023 in Estonia si terrà una riunione della Commissione europea per definire le prime 30 isole che dovranno compiere, in tempi relativamente brevi, questo processo di decarbonizzazione, entro il 2030. Uno dei più importanti progetti pilota, come anticipato, sta per essere messo in piedi sull'Isola di Maiorca, la più grande dell'arcipelago delle Baleari.

Nel distretto gestito dalla città di Palma di Maiorca, la capitale, l'idea è quella di creare un ecosistema composto da sei strutture collegate a livello informatico e di infrastruttura di trasporto del carburante.

Si tratta a tutti gli effetti di un grande progetto di smart city, completamente connesso e con il nuovo elettrolizzatore come elemento cardine: una struttura attorno alla quale, nel tempo, si svilupperanno diverse altre strutture.

Il progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca

Lo schema del progetto pilota per l'isola

Guardando infatti il sito web del progetto pilota, sempre nell'ambito del Green Hysland plan europeo, sull'isola saranno posizionati diversi elettrolizzatori a pila PEM. Il più grande prenderà posto all'interno di una fabbrica di cemento nella piccola città di Lloseta - oggi dismessa, ma in precedenza di proprietà della multinazionale Cemex, leader globale del calcestruzzo - e sarà alimentato da energia solare ricavata da due impianti fotovoltaici: uno da 8,5 MW di capacità e uno da 5,85 MW di capacità, distanti circa 30 km.

Vicino, in un centro sportivo non più utilizzato della stessa cittadina, saranno installate, poi, altre due celle a combustibile di medie dimensioni, utili a ricavare l'energia necessaria per alimentare la rete elettrica di quella parte dell'isola.

L'idrogeno realizzato nella fabbrica di cemento sarà trasportato fino alla capitale, Palma, per mezzo di un gasdotto di medie dimensioni, prima del quale sarà opportunamente compresso. Alla fine della conduttura sarà posizionata una struttura di decompressione, all'interno di una centrale elettrica della zona già in funzione, grazie alla quale l'idrogeno a pressione "casalinga" potrà essere immenso nelle condutture - l'amministrazione stima di miscelarlo al 4% con il metano per questa prima fase beta.

Una volta giunto nella Capitale, questo sarà redistribuito a tutte quelle strutture che ne faranno un uso cospicuo, in luogo dei carburanti e dei combustibili tradizionali. Prima di tutto sarà inviato a un hotel di Palma, il quale lo utilizzerà per alimentare una caldaia di ultima generazione.

Il progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca

Uno dei bus a idrogeno Solaris destinati all'Isola di Maiorca

Non solo. Il gas realizzato nella fabbrica Cemex sarà utile anche per alimentare la nuova flotta di bus a idrogeno dell'isola prodotta da Solaris - di cui 5 esemplari sono già in uso oggi a seguito della vincita del produttore di una commessa pilota da 4.832.135 euro (IVA inclusa) in luogo dei precedenti veicoli a gasolio - e, infine, sarà utile anche per alimentare i futuri traghetti a idrogeno che molto presto arriveranno nell'importante porto della città, realizzati dalla compagnia spagnola Balearia.

Parlando brevemente di questi ultimi, la stessa azienda, che già da tempo ha convertito una grande percentuale dei propri natanti all'alimentazione a GNL, ha annunciato che entro il 2025 metterà in acqua il primo mezzo fuel cell, per concorrere a una decarbonizzazione totale del settore marittimo.

Il progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca

L'Isola di Maiorca

Il progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca

Il sito del progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca

Il futuro del progetto

Qualora questo progetto pilota dovesse realmente funzionare una volta avviato, potrebbe essere a tutti gli effetti un esempio di isola sostenibile, che presto potrebbe essere utilizzato anche da tanti altri arcipelaghi del Mediterraneo, d'Europa e del mondo, ottenendo dei luoghi turistici sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico, grazie all'energia ricavata dall'eolico e dal solare.

Per il momento possiamo attendere i primi giorni di giugno per scoprire quali isole del Vecchio Continente saranno scelte per questo importante piano.

Fotogallery: Il progetto Green Hysland per l'Isola di Maiorca