Tesla ha voglia di crescere ancora e, per assecondare i piani di espansione, guarda alla Francia. Elon Musk, infatti, ha incontrato il presidente Emmanuel Macron. I due, in un incontro a Versailles, hanno parlato di transizione ecologica e di auto elettrica. E si sono trovati d’accordo sulla linea generale da seguire.

Musk, nello specifico, ha dichiarato: “Non è ancora tempo di annunci, ma sono molto colpito da come il presidente Macron e il Governo francese stanno sostenendo il settore industriale. Sono fiducioso sul fatto che Tesla, in futuro, potrà fare grossi investimenti in Francia”.

Investimenti in arrivo

Il colloquio tra Musk e Macron si è tenuto a latere della sesta edizione del vertice “Choose France”. Nella sua visita in terra transalpina, il ceo di Tesla ha avuto modo di chiacchierare anche con il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire.

Macron, dal canto suo, si è detto entusiasta dell’incontro. Sul suo profilo Twitter ha affermato: “Con Elon Musk si è parlato dell’attrattività della Francia e dei significativi progressi compiuti sul tema dei veicoli elettrici e dell’energia. Abbiamo anche parlato di regolamentazione digitale. Ci sono molte cose che possiamo fare insieme”.

 

Gigafactory sì, Gigafactory no

Già, ma cosa? La prima idea che balza alla mente riguarda la costruzione di una nuova Gigafactory in terra europea. C’è già quella di Berlino, che però potrebbe non bastare per soddisfare le future richieste di mercati del Vecchio Continente, che già ora sono parzialmente riforniti dalla Gigafactory Shanghai e, per quanto riguarda Model X e Model S, dagli stabilimenti americani.

Se fosse una fabbrica, potrebbe essere sullo stile di quella che sorgerà in Messico, con linee di nuova concezione e produzione incentrata sulla Model 2 e sui modelli futuri. Però non è da escludere che possa investire in strutture diverse. Conoscendo l’eclettica attività della Casa, potrebbe anche puntare in Francia a qualcosa addirittura extra-automobile. Come i solar roof o i sistemi di accumulo industriali. È ancora presto per dirlo.