Dalla progettazione alla fine del primo ciclo di vita, per arrivare a riuso e riciclo. L’Europarlamento approva l’accordo raggiunto a dicembre con il Consiglio dell’Ue che riscrive le regole sulle batterie, per auto elettriche e non solo.

Il semaforo verde arriva con 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni. La nuova normativa coprirà così tutto il ciclo di vita degli accumulatori, puntando su requisiti più severi riguardo a sostenibilità, prestazioni ed etichettatura dei prodotti, sostituzione più facile e raccolta dei rifiuti.

Dal passaporto al recupero

Le misure chiave del regolamento prevedono:

  • dichiarazione ed etichetta obbligatoria dell’impronta di carbonio per le batterie dei veicoli elettrici e dei mezzi di trasporto leggeri (Lmt), come scooter e biciclette elettriche, oltre che per accumulatori industriali con una capacità superiore ai 2 kWh; è previsto anche un passaporto digitale;
  • una progettazione delle batterie per elettrodomestici che consenta ai consumatori di rimuoverle e sostituirle facilmente;
  • politiche di due diligence per tutti gli operatori economici, ad eccezione delle piccole e medie imprese;
  • obiettivi di raccolta rifiuti più severi per le batterie portatili (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030) e quelle Lmt (51% entro il 2028 e 61% entro il 2031);
  • livelli minimi di recupero materiali (per il litio, 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031, mentre per cobalto, rame, piombo e nichel, 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031);
  • livelli minimi di contenuto riciclato da rifiuti di produzione e consumo da utilizzare nelle nuove batterie: 16% a otto anni dall’entrata in vigore del regolamento per il cobalto, 85% per il piombo, 6% per il litio e 6% per il nichel, che diventeranno 26% per il cobalto, 85% per il piombo, 12% per il litio e 15% per il nichel dopo 13 anni dall’entrata in vigore del regolamento.
Una serie di batterie a fine vita

Un passaggio, quest’ultimo, che richiederà l’approvazione formale dell’accordo anche da parte del Consiglio dell’Ue. Poi ci saranno la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e l’operatività del regolamento.

Modello da seguire

“Per la prima volta abbiamo una legislazione sull’economia circolare che copre l’intero ciclo di vita di un prodotto; un approccio positivo sia per l’ambiente che per l’economia. Abbiamo concordato misure che portano grandi benefici ai consumatori: le batterie saranno ben funzionanti, più sicure e più facili da rimuovere”, commenta il relatore Achille Variati.

“Il nostro obiettivo generale è costruire un’industria del riciclo più forte nell’Ue, in particolare per il litio, e un settore industriale competitivo nel suo complesso, che è fondamentale nei prossimi decenni per la transizione energetica e l’autonomia strategica del nostro continente. Queste misure potrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale delle batterie”.