L’Acea, associazione dei costruttori europei, ha pubblicato un’interessante mappa interattiva delle fabbriche di auto e veicoli in generale, di motori (anche elettrici) e di batterie presenti in Europa. Il censimento, che fotografa la situazione alla fine del 2022, ha attestato la presenza di 322 siti produttivi. Sono 21 in più rispetto ai 301 del 2021.

Parlando di mobilità a zero emissioni, un dato colpisce particolarmente. In Europa ci sono 42 fabbriche di batterie. Di queste, 38 si trovano all’interno del territorio comunitario e 4 al di fuori dei confini UE: una in Serbia, una in Turchia e due nel Regno Unito. Non sono tutte gigafactory vere e proprie. Alcune sono effettivamente impegnate nella produzione di batterie agli ioni di litio, altre di batterie in generale.

La Germania comanda la classifica

Guardando i dati inerenti i singoli stati, è la Germania a guidare la graduatoria. In territorio tedesco le fabbriche per batterie sono 12. Segue la Francia, con 5 e la Spagna con 3. 

BMW i4

Uno spaccato della batteria della BMW i4

In Italia al momento si trovano due impianti per la produzione di batterie. Si trovano a Torino, all’interno del polo Fpt (Fiat Powertrain Technologies), e a Teverola, in provincia di Caserta, dove è presente uno stabilimento della FAAMS.

Solo quest’ultimo, però, è specializzato nella produzione di batterie agli ioni di litio, mentre nel capoluogo piemontese si lavora su diverse tecnologie legate all’elettrificazione (motori elettrici inclusi) ma non c’è un polo per le batterie vero e proprio. 

La classifica stato per stato

  • Germania: 12 fabbriche
  • Francia: 5 fabbriche
  • Spagna: 3 fabbriche
  • Italia, Belgio, Finlandia, Polonia, Slovacchia: 2 fabbriche
  • Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Paesi Bassi, Romania, Slovenia, Svezia: 1 fabbrica
Volvo e Northvolt insieme per un centro di ricerca sulle batterie

Una batteria europea prodotta da Northvolt insieme a Volvo

Cosa accadrà in futuro

Questi sono gli equilibri attuali, ma il panorama è in veloce evoluzione. Guardando alla Scandinavia, Finlandia e Norvegia si uniranno presto alla Svezia con una serie di fabbriche (4 solo in Norvegia da qui al 2030). 

Tra i Paesi più attivi ci sono poi la Spagna, che è sostenuta dalla politica locale e dalla strategia di Volkswagen che vuole costruire nella penisola iberica un polo dedicato alle elettriche compatte, e la Francia, che sfrutta la presenza sul proprio territorio del gruppo Renault e della parte transalpina di Stellantis, quel ramo PSA che si è unito a FCA per dare vita al quarto gruppo automobilistico al mondo. 

L’Italia, dal canto proprio, spera di avere due nuove gigafactory, una a Scarmagno, in provincia di Torino, che dovrebbe essere realizzata da Italvolt, e una a Termoli, in Abruzzo, realizzata da ACC, la joint venture creata da Stellantis, Total e Mercedes in percentuali paritarie.

Fotogallery: La gigafactory Volkswagen per batterie a Salzgitter