Tesla continua a fare scuola anche nella ricarica: dopo aver "convinto" la maggior parte dei concorrenti a utilizzare il suo standard Nacs per la ricarica veloce in Nord America, ora è l'esempio da seguire anche per la rete stessa. Almeno da Mercedes, che aggiorna sulla sua rete di colonnine fast, annunciata a gennaio.
Le prime saranno attivate nell'ultimo trimestre dell'anno ad Atlanta (USA), Mannheim (Germania) e Chengdu (Cina), ma il programma punta ad arrivare a 2.000 punti di ricarica già entro la fine del 2024 e a 10.000 per il 2030.
Fino a 400 kW per tutti
La Casa annuncia anche di aver posto particolare attenzione alla scelta dei luoghi, in modo da accompagnare il rifornimento con quanti più comfort possibili: le stazioni sorgeranno infatti presso le concessionarie di marca, vicino alle strade con i maggiori flussi di traffico, e prevedono punti di ristoro e servizi igienici nelle immediate vicinanze.
La rete dei Mercedes Charging Hub offrirà potenze fino a 400 kW e connettori di tipo CCS1 e 2, Nacs (il "tipo Tesla" appunto) e GB/T con un sistema intelligente che promette performance di ricarica elevate che sfruttano la massima potenza ammissibile da ciascun veicolo per ridurre il più possibile i tempi.
Mercedes Charging Hub
La rete sarà aperta a tutti i modelli di tutte le marche, anche se ovviamente i proprietari di Mercedes avranno dei privilegi e delle agevolazioni, come la possibilità di prenotare la ricarica tramite app con il servizio "me Charge".
Crescita lenta e costosa, Hyundai fa da sé
Contemporaneamente, Hyundai-Kia fa sapere di aver deciso di accelerare lo sviluppo della sua rete veloce E-pit passando alla produzione propria di componenti: questa rete si sta infatti espandendo troppo lentamente e, al momento, conta appena 12 stazioni per 72 punti di ricarica in Corea del Sud, mentre quelle di Tesla sono già oltre un centinaio. Il tutto a causa dei costi elevati dei fornitori esterni.
I costi sono in parte giustificati dagli standard qualitativi molto elevati: le stazioni erogano fino a 350 kW e sono installati in stazioni con 6 punti di ricarica e con eleganti tettoie di protezione. Per questo, la Casa ha deciso di accelerare producendo internamente le stazioni tramite la sua controllata KED Global che si occupa di componenti per veicoli elettrici.