Tesla ieri ha fatto un notevole balzo in Borsa, chiudendo la seduta con un consistente +10%. Stavolta, a dare una spinta verso l’alto alle azioni della Casa americana non sono stati i dati di vendita delle auto elettriche, ma le valutazioni sull’entrata in funzione del supercomputer Dojo.
Morgan Stanley, infatti, ha stimato che grazie a questo computer, che è stato definito il più potente al mondo, Tesla potrebbe vedere il proprio valore di mercato arrivare a quasi 600 miliardi di dollari (oltre 500 miliardi di euro). Ma perché?
Un investimento miliardario
Il supercomputer Dojo, con la sua gigantesca capacità di calcolo, può dare un grosso contributo alla messa a punto della guida autonoma, che non solo sarà utile per consentire a Tesla di avere un vantaggio tecnologico sulle altre Case, ma anche di realizzare il progetto del robotaxi, sul quale Elon Musk e soci stanno lavorando assiduamente.
Il ruolo chiave del supercomputer è spiegato bene dall’investimento che la Casa ha deciso di stanziare per sostenerne la produzione e il funzionamento: oltre un miliardo di dollari (circa 1 miliardo di euro) solo per il 2024.

Il Supercomputer Dojo di Tesla
La guida autonoma è solo l'inizio
Il supercomputer Dojo sfrutterà le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale per analizzare le situazioni di guida reali, interpretarle correttamente e per apprendere metodi di scelta migliori per il futuro.
L’analista di Morgan Stanley ha affermato: “Il Dojo può aprire infiniti mercati che vanno oltre a quello della vendita delle auto. Se il Dojo può aiutare un’auto a vedere cosa succede e a reagire correttamente di fronte ai vari scenari che deve affrontare attraverso una telecamera. Immaginate in quanti campi si può applicare questa tecnologia”.
Uno di questi, viene da pensare, è quello del robot umanoide Optimus, altro progetto visionario quanto affascinante su cui Tesla sta lavorando e che, a detta di Elon Musk, ha un potenziale di crescita enorme.