Freschi di presentazione del SUV a combustione XC90 (2024) e di teaser della berlina elettrica ES90, in casa Volvo si torna a parlare di altri progetti. Prossimo passo sarà il lancio nel 2026 della EX60, controparte a batterie del popolarissimo SUV termico XC60 e vettura che vanterà anche una piattaforma tutta nuova.
Si chiama SPA3 e, come suggerisce il nome, è un’evoluzione dell’attuale SPA2. I tecnici del costruttore svedese la stanno sviluppando per essere molto più adattabile in termini di dimensioni, mercati e prezzi ed essere così montata su auto sia piccole che grandi.
Per grandi e piccole
“È concepita per essere scalabile nei segmenti da B a F”, specifica Anders Bell, capo ricerca e sviluppo della Casa scandinava. L’architettura utilizzerà lo stesso stack tecnologico Volvo Cars Superset, ovvero l’hardware e il software che gestiscono (e gestiranno) il veicolo e le funzioni dell’EX90 e della futura ES90, in arrivo entro l’anno prossimo.
La EX60 sarà pure la prima auto elettrica del marchio a essere “stampata” col megacasting, tecnica sdoganata da Tesla (con l’aiuto delle italiane Giga Press) e che consente di realizzare ampie sezioni delle scocche in unico blocco, riducendo tempi e costi di produzione.
Volvo XC60, antenata termica della futura EX60
“Un grande cambiamento”
Il quarto SUV elettrico del brand riprenderà anche lo stile dei predecessori, ma avrà le stesse dimensioni del corrispettivo a combustione XC60, definito dal vice-ceo Bjorn Annwall come il “cuore del portafoglio modelli di Volvo, al centro della sua strategia e anche l’auto più venduta”.
“È una vettura fantastica, che molte persone aspettano di avere come opzione completamente elettrica. Quando arriverà, assisteremo a un grande cambiamento nell’elettrificazione”.
A proposito però di elettrificazione, la Casa fa sapere che non è sicura di vendere solo auto elettriche dal 2030, come annunciato invece in passato, e si riserva la possibilità di abbassare l’obiettivo delle zero emissioni in strada fino al 90%.
Fonte: Autocar