La formula è ormai nota: car sharing in “free floating”. Cioè, senza stazioni fisiche di noleggio ma con le auto libere di essere prelevate e parcheggiate in città. La novità sta nella flotta: tutta a zero emissioni. Per il suo WeShare Volkswagen infatti si affiderà a 1.500 e-Golf e, dal prossimo anno, a 500 e-up! e alle prime ID.3 non appena queste arriveranno sul mercato. Inoltre, tutte le auto saranno mosse da energia prodotta da fonti rinnovabili.
Si parte da Berlino, a 19 centesimi al minuto
Il servizio di car sharing elettrico WeShare sarà lanciato a Berlino, su un'area che comprende il centro città e il territorio oltre l'anello ferroviario, per una superficie di 150 chilometri quadrati. Al lancio è prevista una tariffa agevolata che a soli 19 centesimi di euro al minuto che include anche la registrazione e i costi di accesso all'area dell'aeroporto.
A partire da settembre, invece, con il programma a regime, gli utenti potranno scegliere tra tre distinte tariffe, ad un costo medio di 29 centesimi al minuto. Più avanti, con la crescita della flotta, il servizio sarà esteso su un'area geografica più ampia.
Nel 2020 tocca a Praga e Amburgo
Nei piani di Volkswagen c'è l'ampliamento del servizio di car sharing elettrico ad altre città europee. Le prime saranno Praga, nella quale sarà utilizzata una flotta elettrica di Skoda e Amburgo, nella quale invece le auto impiegate saranno nuovamente delle Volkswagen. Questo sull'onda della crescita del car sharing, che nella sola Germania, dal 2010 ad oggi, è passato dall'avere 180.000 utenti a 2,46 milioni.
Settanta colonnine già attive
Il servizio prevede 70 punti di ricarica installati presso i punti vendita dei supermercati Lidl e Kaufland. Durante le fasi di lancio di WeShare le vetture saranno ricaricate dal personale di servizio non appena sarà rilevato un basso stato di carica delle batterie. Più avanti, invece, saranno gli utenti stessi ad occuparsi della ricarica delle vetture e i più virtuosi saranno premiati con una serie di incentivi e agevolazioni.