Herbert Diess, CEO di Volkswagen, lo ha detto a più riprese: la sfida più grande che il gruppo deve affrontare non riguarda la mobilità elettrica, ma la trasformazione da industria automobilistica ad azienda di servizi.

Non solo auto a zero emissioni, quindi, ma software, software e ancora software. In tutte le sue forme. Diess è arrivato addirittura a dire che la Casa di Wolfsburg sta diventando fornitrice di una specie di guscio su ruote dotato di un computer collegato a internet che può rispondere alle più diverse necessità di un automobilista.

Il caso Nokia

Diess, in un’intervista con Bloomberg, ha fatto l’esempio di Nokia, citando la famosa azienda produttrice di telefoni svedese come esempio da non seguire. “Nokia – ha detto Diess – è uno dei migliori esempi di quanto le cose possano cambiare in fretta e di cosa significhi farsi trovare impreparati di fronte al cambiamento”.

Herbert Diess - CEO of Volkswagen Group

Da leader della telefonia mobile, Nokia aveva concentrato gli sforzi sull’aspetto hardware dei telefonini, tralasciando la parte software. Con l’arrivo di player più avanzati dal punto di vista tecnologico, grazie all’introduzione di sempre più servizi all’interno di quelli che da semplici cellulari sono diventati smartphone, la Casa svedese si è fatta cogliere di sorpresa e ha perso enormi quote di mercato.

Un sistema operativo proprietario

Sono almeno due anni che Diess e tutto il gruppo Volkswagen sono molto attenti allo sviluppo di una rete di servizi che si incastri con le esigenze della transizione energetica. Il passaggio è complesso, perché Volkswagen ha competenze secolari sull’automobile intesa come oggetto meccanico, ma ora deve puntare a sviluppare un’automobile intesa (anche) come “internet device”.

2021 Volkswagen ID.4 Volante interno

Per farlo, Volkswagen sta lavorando ad un proprio sistema operativo che punterà a rendere le auto del gruppo sicure, connesse e dotate di intelligenza artificiale che sarà utilizzato come base per le tecnologie per l’infotainment, la sicurezza attiva e la gestione di ogni altro tipo di servizio per funzioni di ricarica delle auto (in questo ha già un accordo con Waze), assistenza, gestione della manutenzione.

Il modello Tesla

Diess è stato tra i primi a investire Tesla quale concorrente diretto. La società facente capo a Musk infatti, avrebbe cambiato le carte nel tavolo da gioco della mobilità, spostandola verso una nuova direzione, e costringendo gli altri ad inseguire. 

Elon Musk e Herbert Diess

Per questo, Diess è convinto di una cosa: “se da una parte il Covid ha ridotto drasticamente i volumi di vendita del 2020, costringendoci chiaramente a rivedere alcuni aspetti dei nostri investimenti, siamo convinti che l’unico modo per uscire in fretta dalla crisi legata alla pandemia sia quello di continuare a spingere forte su servizi e guida autonoma”.

Volkswagen non ridurrà i fondi stanziati nella ricerca in questi campi e promette anzi di essere pronta, per il 2024 o al più 2025, ad immettere sul mercato modelli che siano davvero degli oggetti connessi a internet ed a guida autonoma.