Prosegue spedito il programma che porterà all'impiego dei treni a idrogeno in Italia, per la creazione di quella che viene chiamata già la Hydrogen Valley della Penisola.
La multi-utility lombarda A2A e FNM, secondo operatore ferroviario dopo Ferrovie dello Stato, hanno siglato in questi giorni anche un memorandum d’intesa per la ricerca dei migliori metodi per la produzione e la fornitura dell'idrogeno. Servirà per alimentare i nuovi convogli della linea Brescia-Iseo-Edolo annunciati da FNM a fine novembre e dovrà derivare esclusivamente da fonti rinnovabili e recupero di materia: idrogeno verde quindi.
La Valle dell'Idrogeno
La Hydrogen Valley italiana nel Sebino e in Valcamonica potrà contare su una flotta di treni a idrogeno entro 3 anni. Se ne acquisteranno inizialmente 6, con l’opzione per la fornitura di altri 8, per un investimento stimato di circa 160 milioni di euro. L'operazione segue quanto già realizzato in Olanda e Germania e potrà beneficiare dei grandi sforzi che l'Europa ha deciso di mettere in campo sul tema.
Oltre ai nuovi treni, che sostituiranno gli attuali a motore diesel, il progetto italiano H2iseO punta entro il 2023 alla realizzazione di una prima centrale per la produzione dell’idrogeno destinato inizialmente proprio ai treni che entreranno in servizio. Ad essa seguiranno uno o due ulteriori impianti di produzione di idrogeno da elettrolisi.
Dai rifiuti ai trasporti
Entro 5 anni l'alimentazione a idrogeno sbarcherà poi anche nel Trasporto pubblico locale grazie a circa 40 veicoli che saranno gestiti sempre in Valcamonica da FNM Autoservizi, lasciando spazio anche all'utilizzo da parte del trasporto merci.
Nell'ambito del piano, A2A metterà a disposizione la sua importante quota di generazione elettrica da fonti rinnovabili, nonché i suoi asset per l'economia circolare per ottimizzare la gestione del ciclo dei rifiuti integrando la produzione di idrogeno verde.
I protagonisti
“Il progetto H2iseO è un tassello importante di una strategia più ampia del Gruppo FNM – commenta il presidente di FNM Andrea Gibelli – che vuole rendersi protagonista dello sviluppo di una piattaforma integrata di servizi di mobilità, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, che metta a sistema e crei nuove connessioni allo scopo di favorire il benessere dei cittadini e la produttività del territori”.
“La natura multi-business di A2A e l’esperienza nella produzione di energia e nella circular economy – aggiunge il numero uno di A2A Renato Mazzoncini - ci consentono di mettere a disposizione diverse soluzioni per la produzione di idrogeno green. Per sviluppare le potenzialità di questa risorsa abbiamo recentemente concluso accordi con Snam e Ardian, cui si aggiunge questo importante tassello su un settore strategico come la mobilità”.