Che Toyota stesse lavorando intensamente sulle batterie allo stato solido lo si sapeva. La Casa in passato aveva fatto filtrare la possibilità di debuttare con questa tecnologia dal 2025. E fin qui, nessuna sorpresa, visto che entro 5 anni probabilmente in parecchi saranno almeno vicini a fare altrettanto.

Ora però emerge che il colosso giapponese avrebbe un piano ben più ambizioso: presentare la prima auto dotata di batteria allo stato solido già entro il 2021. Le caratteristiche? 500 km di autonomia e la promessa di una ricarica completa in una manciata di minuti. Roba forte. E tutto questo senza dimenticare l'impegno della Casa nell'idrogeno e la nuovissima piattaforma e-TNGA.

Tante nuove opportunità

Il prossimo anno, secondo il quotidiano economico giapponese Nikkei, Toyota sarebbe pronta a presentare il primo prototipo. Rispetto a modelli equivalenti alimentate da "normali" celle agli ioni di litio, con una batteria di pari dimensioni percorrerebbe più del doppio della distanza con una singola ricarica. 

toyota electrico-1 suv

Questo darà maggiore libertà ai progettisti, che potranno adottare batterie poco ingombranti su modelli piccoli senza sacrificare il raggio d’azione o, viceversa, realizzare vetture con batterie grandi come quelle attuali ma con autonomie di molto maggiori.

Un indotto da ripensare

Non c’è da dubitare che Toyota faccia sul serio. La Casa ha depositato più di 1.000 brevetti sul tema delle batterie allo stato solido e con questa mossa a sorpresa non solo spiazzerà la concorrenza, ma costringerà l’intero indotto a cambiare radicalmente per far fronte alle nuove richieste.

Per farsi trovare pronta, la stessa Toyota ha preso accordi con altre aziende giapponesi per creare una nuova catena del valore. Lo ha fatto, ad esempio, con la Mitsui Kinzoku, colosso che opera sia in campo estrattivo e minerario sia della fornitura di componenti per le auto, che avvierà un impianto pilota per la produzione di elettroliti solidi. 

E lo stesso stanno facendo la compagnia petrolifera Idemitsu Kosan e la Sumitomo Chemical, impegnata sulla ricerca di nuovi materiali proprio sul tema della batteria allo stato solido.

Toyota

Cina nel mirino

L’annuncio di Toyota, quindi, non si limita alla messa in vendita di veicoli innovativi, ma ha ripercussioni ben maggiori. Guardando da una prospettiva più ampia, si può vedere come l’arrivo delle batterie allo stato solido possa dare al Giappone l’opportunità di guadagnare terreno nei confronti della Cina, attualmente il maggior produttore di celle agli ioni di litio al mondo.

Permetterebbe al Paese del Sol Levante di tornare a vestire un ruolo primario nella fornitura di batterie dopo che, all’inizio del terzo millennio, con aziende come Sony e Panasonic, è stato pioniere in questo campo. Fino, appunto, all’arrivo dei colossi cinesi come CATL.

Una montagna di investimenti

Nell’operazione di Toyota, in un certo senso, si inserisce anche il Governo nipponico. Lo Stato, infatti, ha stanziato circa 20 miliardi di dollari a supporto della transizione energetica. Parte di questa cifra è andata proprio alla ricerca di nuove tecnologie in tema di batterie.

Sempre il Governo, inoltre, ha deciso di dare sostegno in altri due campi collegati alle batterie: la creazione del già citato indotto, in modo da creare un nuovo ecosistema economico incentrato sullo stato solido e l’approvvigionamento di materie prime come il litio, ancora necessario e sempre più difficile da reperire.

Toyota studia in laboratorio batterie dall'autonomia aumentata

Nessuno resta a guardare

Se Toyota riuscisse davvero a presentare un’auto elettrica con batteria allo stato solido (e non c’è motivo di dubitarlo) nei prossimi 1-2 anni darebbe un incredibile scossone all’intero mondo della mobilità a zero emissioni. Ma in tanti si stanno muovendo nella stessa direzione e non è detto che non decidano di accelerare proprio a seguito dei piani della Casa dei Tre Ellissi.

Guardando al Giappone, Nissan ha detto che metterà in commercio un’auto alimentata a batteria allo stato solido nel 2028, ma potrebbe trarre vantaggio da quanto accadrà nel Paese per accorciare i tempi. In Europa Volkswagen, grazie alla collaborazione con la sorprendente QuantumScape, sembra essere in vantaggio sugli altri, mentre in Cina il gruppo QingTao spenderà 150 milioni di dollari in tre anni per creare batterie allo stato solido anche nel proprio Paese.