Da una parte Panasonic, che investe 100 milioni di dollari nella Gigafactory Nevada per incrementare la produzione di nuove celle per Tesla, dall’altra LG Chem, altro colosso delle batterie, che annuncia di aver dato il via ad un piano di espansione che le permetterà di raddoppiare la produzione in Cina.
Motivo? Sempre Tesla, chiaramente. A quanto pare, infatti, Elon Musk ha chiesto all’azienda coreana di iniziare a produrre batterie non solo per la Model 3 e la Model Y Made in China, di cui LG Chem è uno dei fornitori insieme a CATL, ma anche per le vetture realizzate negli stabilimenti americani e in quello tedesco, che si avvicina alla data di entrata in funzione.
Tesla non si ferma
Il piano di espansione di LG Chem è stato avviato proprio per soddisfare le richieste di Tesla, che è il suo maggior cliente e che dal canto suo sta spingendo molto su una strategia che punta all’aumento dei volumi di vendita con l’ingresso su tutti i mercati (la Model Y, ad esempio, si appresta a sbarcare ufficialmente in Europa) e con l’arrivo in tempi relativamente brevi di uno o due modelli compatti dal minor costo e – almeno nelle intenzioni – numeri maggiori.

Proprio questo ambizioso piano espansionistico porterà vantaggi a LG Chem, ma anche a Panasonic e a CATL, gli altri due fornitori di batterie che a Tesla sono legati.
I fattori critici
Non è tutto oro quello che luccica, però. Perché Tesla ha anche intenzione di produrre celle agli ioni di litio internamente. Questo, chiaramente, costringerà i produttori esterni a diventare più competitivi sul prezzo.
Forse anche per questo LG Chem ha deciso di scorporare e rendere indipendente la divisione batterie: per garantire maggior tempestività nelle risposte alle richieste di mercato e una maggior attenzione alla realizzazione del prodotto. Un portavoce dell’azienda coreano ha infatti confermato che “è stato deciso di riorganizzare l’azienda e di ampliare la produzione di batterie per essere più pronti di fronte alla crescente domanda del mercato”.

Crescita in tre step
Già in questo 2020 LG Chem ha aumentato la produzione delle proprie fabbriche coreane. Ma nel 2021, punterà a raddoppiare la capacità produttiva dei propri stabilimenti in Cina, con l’obbiettivo ultimo (almeno nel breve periodo) di triplicarla entro il 2023, anno in cui dovrebbe arrivare a 60 gigawattora all’anno.
- 2020: LG Chem ha ampliato linee produttive coreane
- 2021: LG Chem raddoppierà la capacità produttiva fabbriche cinesi
- 2023: LG Chem triplicherà la capacità produttiva fabbriche cinesi
Un investimento da 500 milioni
Per raggiungere l’obiettivo LG Chem stanzierà 500 milioni di dollari nel solo 2021 per portare il proprio stabilimento di Nanchino a 8 GWh dagli attuali 4 circa. Le linee produttive di quel sito passeranno infatti da 8 a 17.
Si tratta delle batterie cilindriche di tipo 21700, che oltre che sulla Model 3 cinese saranno adottate anche sulla “cugina” Model Y, sempre proveniente dalla Gigafactory Shangai, che a sua volta si appresta a raddoppiare la produzione. Alle 250.000 Model 3 attualmente in produzione affiancherà lo stesso numero di Model Y già dal 2021. LG Chem, dal canto suo, con l’ampliamento di Nanchino, potrebbe arrivare a realizzare celle per 320.000 vetture all’anno circa.