Andando sul sito Tesla e provando ad acquistare una Model Y si scopre una dicitura in calce che è stata aggiornata da poco: “L’inizio della produzione è previsto per la metà del 2021”. Significato: a partire da giugno la Gigafactory Berlino entrerà ufficialmente in funzione.
Perché proprio dalla nuova fabbrica tedesca voluta da Elon Musk usciranno le Model Y destinate al Vecchio Continente, mentre a Fremont sono prodotte quelle per il mercato nordamericano e a Shangai quelle per la Cina.
Una nuova strategia
È la prima volta che Tesla adotta una politica di questo tipo. Per Model S e Model X, ma anche per la più recente Model 3, infatti, potendo contare inizialmente sul solo stabilimento californiano, la Casa ha sempre iniziato a vendere le auto prima sul proprio mercato interno e poi, mano a mano che incrementava i volumi, si affacciava in altri stati con più semplici politiche di esportazione.
Ma con l'aumento dei volumi produttivi questo metodo non è più efficiente. Con la Model Y, invece, la commercializzazione in un mercato avviene solo quando la fabbrica costruita in loco diventa effettivamente operativa. Così, la Model Y in Cina è stata venduta da quando viene prodotta a Shangai e in Europa arriverà nella seconda metà dell’anno, quando a Berlino saranno definitivamente aperti i cancelli.
Si aspettano le celle 4680
La notizia sulla Gigafactory Berlin era attesa da tempo, almeno da tutti coloro che in Europa hanno già provveduto ad ordinare la loro Model Y. Che sarà costruita con l’innovativo metodo delle Giga Press italiane e che – si dice – potrebbe montare le batterie 4680.
Se così fosse, allora la Model Y europea potrebbe essere la prima Tesla a dire addio alla piattaforma skateboard e ad utilizzare una batteria con funzioni strutturali. Come farà la Model S Plaid a partire da fine 2021.
Il caso americano
Questa novità potrebbe essere adottata anche dalle altre Model Y, quelle prodotte in Usa e in China. Forse proprio per l’arrivo di questo aggiornamento in America si sta assistendo ad una riorganizzazione della gamma del SUV elettrico, con l’uscita di scena della Long Range RWD (che in Europa non arriva). La Casa non solo non la rende più disponibile, ma invita i clienti che l’hanno ordinata a puntare su altre versioni. Ma questo ci riguarda fino a un certo punto.