Panasonic lo aveva detto che avrebbe voluto arrivare a produrre per prima le celle 4680 di Tesla. Presentate durante il Battery Day da Elon Musk, sono un elemento chiave del futuro della Casa di Palo Alto, e quindi anche per l’azienda nipponica, che trovando il modo di avviarne la realizzazione in serie prima di tutti si garantirebbe un ruolo strategico proprio nel rapporto con Tesla, che sta lavorando per costruire batterie in proprio, ma sta stringendo anche importanti partnership con altre società.

Ebbene, a quanto pare Panasonic ce l’ha fatta. Mettendo a frutto l’investimento da decine di milioni di dollari sostenuto per creare una nuova linea produttiva all’interno della Gigafactory Nevada, fabbrica dove le 4680 saranno prodotte e che dal 2022 incrementerà del 10% i volumi.

Si parte con il prototipo

Come Elon Musk ha spiegato in più di un’occasione: un conto è definire una nuova tecnologia, un altro è arrivare alla produzione di massa della stessa. Questo principio vale anche sulle celle 4680, che garantiscono prestazioni di gran lunga migliori dei modelli esistenti, ma che non erano da subito mature per essere realizzate su larga scala.

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Almeno, così è stato fino ad oggi. Secondo quanto riportato dalla testata economica Nikkei Asia, infatti, Panasonic avrebbe avviato una prima linea prototipale. Stando alle indiscrezioni, l’azienda sarebbe pronta ad avviare una prima fase produttiva già a inizio 2021 e, per questo, avrebbe stretto nuovi accordi con Tesla.

Arriveranno anche a Berlino

Al momento, le celle 4680 sono prodotte con metodi sperimentali nello stabilimento di Fremont. Ma a quanto pare a brevissimo anche la Gigafactory Nevada sarà pronta a sfornarle. In futuro Tesla prevede di produrle anche a Berlino e, presumibilmente, anche in Cina.

Le nuove celle faranno il loro debutto sul mercato proprio nel corso del 2021, esordendo sulla Model S Plaid. A seguire saranno adottate anche dal Tesla Semi, dal Cybertruck e dalla Model Y, che sfrutterà anche una nuova scocca prodotta con le ormai famose Giga Press dell’azienda italiana Idra e un pacco batteria a struttura portante.