Northvolt accelera sulla produzione di batterie. Lo fa raccogliendo 2,25 miliardi di euro che permetteranno all’azienda svedese di ampliare la fabbrica che sta costruendo nel nord della Svezia, a Skelleftea, che deve ingrandirsi proprio per andare incontro alla crescente domanda di batterie per auto elettriche.
Northvolt ha ricevuto i soldi grazie a investitori privati e la somma ricevuta in quest’ultima tornata (una delle più grandi mai viste nel Vecchio Continente) arriva principalmente da quattro fondi svedesi oltre che da Goldman Sachs e Volkswagen.
Non è tempo di esordire in borsa
Con gli oltre 2 miliardi raccolti, si stima che il valore di Northvolt abbia raggiunto gli 11 miliardi di euro circa. Peter Carlsson, Ceo dell’azienda, ha detto alla Reuters che l’azienda non è ancora pronta per una offerta pubblica iniziale. “Per quanto esordire sui mercati rappresenti un ottimo modo per ottenere fondi – ha detto Carlsslon – per noi quel momento non è ancora giunto”.
“Ora abbiamo una potenza di fuoco sufficiente per affrontare il futuro – ha aggiunto il numero uno di Northvolt - Ma con le nostre ambizioni di crescita, più avanti quotarci in Borsa sarà inevitabile”.
Un mercato in espansione
In effetti, i segnali del mercato sono incoraggianti. Secondo le stime della società di ricerca IHS Markit, dopo aver raggiunto quota 2,5 milioni di unità vendute nel 2020, le auto elettriche chiuderanno il 2021 con un consistente +70%. E la richiesta di batterie seguirà un trend analogo.
Le Case lo sanno: sia startup come Lucid Motors sia costruttori più solidi come Tesla e Volkswagen stanno spingendo per incrementare i propri volumi a zero emissioni e conquistare un ruolo di leader nel crescente mercato delle auto a batteria.
Northvolt parla con Tesla
Ma torniamo a Northvolt. Non è un segreto che abbia tra i principali finanziatori il Gruppo Volkswagen. Con Wolfsburg c’è un canale di comunicazione preferenziale, ma l’azienda svedese è a tutti gli effetti un soggetto indipendente che opera sul mercato.
In questo senso Peter Carlsson ha dichiarato di essere entrato in contatto anche con Tesla, che alla stregua di altri costruttori potrebbe avviare una partnership per la fornitura di batterie (magari per le auto che saranno prodotte nella Gigafactory Berlino). Ma non sono stati forniti ulteriori dettagli sullo stato della trattativa.
Una capacità produttiva di 150 GWh
A prescindere dai clienti, nei piani di Northvolt c’è quello di raggiungere una capacità produttiva complessiva di 150 GWh entro il 2030. I soldi appena raccolti serviranno per portare la capacità dello stabilimento che sta sorgendo a Skelleftea da 40 a 60 GWh.
La fabbrica, che entrerà in funzione entro la fine dell’anno, nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto produrre batterie partendo solo da materiali riciclati. Ci si chiede se anche con l’ampliamento manterrà questa vocazione o applicherà un approvvigionamento “ibrido” delle materie prime.