Tesla finisce suo malgrado al centro di una nuova querelle all'ombra della Grande Muraglia. Una questione che pur riguardandola solo indirettamente ha fatto subito il giro del mondo, come tutto ciò che riguarda Elon Musk e soci.
Dopo la sceneggiata della contestatrice al Salone di Shanghai finita in una bolla di sapone, l'ultima arriva da un fantomatico dipendente di CATL, colosso delle batterie cinese fornitore anche di Tesla. Sulla piattaforma Zhihu, l'uomo ha affermato che l'azienda per cui lavora spingerebbe i dipendenti a comprare delle Tesla fallate che, per quanto acquistate a prezzi ridotti, sarebbero poi sostanzialmente inutilizzabili e invendibili.
Prezzi scontati
La storia è stata riportata dal Global Times, quotidiano cinese in lingua inglese, e ha scatenato le ire di CATL, che si è affrettata a smentire tutto, avvertendo che si tratterebbe di affermazioni completamente inventate.
CATL ha spiegato in particolare di aver messo in campo diverse iniziative per incoraggiare i propri dipendenti a passare alla mobilità a zero emissioni. Anche permettendo di acquistare auto elettriche a prezzi scontati. Il programma però non si rivolge solo a Tesla, ma a tutti i modelli a batteria in commercio in Cina. Inoltre – ed ecco il motivo dello sconto – sono acquistabili a un prezzo ridotto perché non possono essere rivendute: una clausola specifica prevede che sia così.

Musk non commenta
Il programma di CATL esiste da tre anni e mai – a differenza di quanto sostenuto dall’anonimo dipendente – avrebbe utilizzato secondo l'azienda auto difettose. Anzi, l'idea sarebbe proprio quella opposta, ossia di mostrare i vantaggi della mobilità elettrica, puntando alla massima soddisfazione del dipendente, che diventerebbe così una sorta di testimonial del cambiamento.
Tesla, fino a ora, ha evitato di commentare l’accaduto. Elon Musk sa bene quanto la Cina sia importante per i destini della Casa e sta cercando di gestire ogni tipo di frizione che si genera su quel mercato (il secondo dopo gli USA) con una diplomazia che non riserva ad altre questioni.
Per mettere a tacere voci sulla scarsa qualità delle proprie auto ha anche ampliato l’ufficio per le relazioni con il pubblico, affinché episodi come quello avvenuto durante l’ultimo Salone di Shanghai non si ripetano più.