Sappiamo bene il ruolo chiave che la ID.4 ha nella strategia di elettrificazione di Volkswagen. Il SUV a zero emissioni è il primo modello venduto nei tre continenti e prodotto sia in Europa, sia in America (dove le linee sono appena partite),, sia in Cina.

Proprio in Cina, però, la Casa di Wolfsburg deve fare i conti con un'accoglienza tiepida da parte dei clienti, che preferiscono altre auto altrettanto a batteria. Nei primi due mesi di commercializzazione la ID.4 ha venduto all'ombra della Grande Muraglia poco più di 1.200 unità. La Tesla Model Y ha superato quota 6.000 nei primi 60 giorni dal lancio. 

Una curiosa ipotesi

Ci sono molte teorie sui risultati poco soddisfacenti della ID.4 in Cina. Ma ce n'è una che si sta facendo largo e che è davvero curiosa. Il SUV elettrico Volkswagen non vende molto non per colpa sua, ma della sua rete vendita. Lo dice anche Daniel Schwarz, analista di Stifel, multinazionale americana che opera nel settore dei servizi finanziari, che crede che i venditori delle concessionarie Volkswagen abbiano un dress code e più in generale un'immagine troppo datata rispetto al modo di vestire e di porsi della forza vendita di Tesla o di Nio. 

La tesi non è campata in aria. Schwarz è giunto a queste conclusioni dopo che la società per cui lavora ha svolto un'indagine approfondita mandando nelle varie concessionarie Volkswagen, Tesla e Nio un esercito delle cosiddette barbe finte, di analisti cioè che si sono spacciati per acquirenti.

Un approccio diverso

Secondo quanto raccolto, l'esperienza di acquisto in Volkswagen sarebbe completamente diversa da quella offerta da Tesla e Nio. Rivolgendosi a una concessionaria tedesca ci si troverebbe di fronte dei venditori con un'età media più alta, vestiti in modo molto più tradizionale e con un approccio con il cliente più freddo e distaccato, che lascia poco spazio all'informalità e all'entusiasmo verso le auto vendute. A sostegno della sua tesi Schwarz ha anche pubblicato una foto che mostra un venditore Volkswagen in giacca e cravatta messo a confronto con altri due omonime figure di Tesla e Nio.

Possibile che il successo della ID.4 dipenda davvero da questo? Non è affatto da escludere, se si pensa che l'acquirente medio del SUV tedesco in Cina ha un'età media abbastanza bassa e che un modo di porsi troppo rigido non trasmette l'idea di nuovo e di tecnologicamente avanzato. 

Schwarz ha anche spiegato che Volkswagen è consapevole del fatto che in Cina deve cercare di vendere di più, anche in relazione al fatto che lì venderà anche la ID.3. Per questo motivo, insieme ai due partner locali Saic e Faw ha individuato circa 150 location strategiche in luoghi alla moda dove far sorgere altrettante nuove concessionarie che avranno arredi e un'impostazione molto più simile a quelle di brand che vendono solo auto elettriche. 

C'è forse un'altra ragione del poco entusiasmo intorno alla Volkswagen ID.4 (di cui qui potete leggere la nostra prova completa). In Cina il numero 4 è associato al concetto di morte, per via di un'assonanza fonetica tra le due parole pronunciate in mandarino. Ma su questo non ci sono prove concrete.