Ieri pomeriggio (stanotte da noi) Tesla ha tenuto l’assemblea annuale con gli azionisti. Lo ha fatto in Texas, all’interno della nuova Gigafactory di Austin che diventerà il nuovo quartier generale dell’azienda, i cui headquarters - per ora - sono ancora a Palo Alto.
L’incontro è stato aperto con la votazione su una serie di argomenti caldi, Elon Musk e altri membri del board hanno preso la parola per illustrare quanto fatto nell’ultimo anno e quanto in programma per il 2022.
La riconferma del direttivo
Riguardo alla prima questione, durante l’assemblea sono prima di tutto stati rieletti due direttori chiave per l’azienda di Palo Alto: Kimbal Musk e James Murdoch. Il primo, fratello di Elon, fa parte del direttivo da molti anni ed era praticamente certo di mantenere il suo posto intorno al tavolo, il secondo, figlio del magnate Rupert Murdoch ed ex-ceo della Fox, affrontava invece la sua prima rielezione dopo il primo mandato e non era così sicuro di essere riconfermato, visti i pareri contrastanti sul suo operato manifestati da alcuni grandi investitori, ma alla fine ce l’ha fatta.
L’occasione di voto è stata sfruttata anche per sollevare altre questioni. Gli azionisti hanno proposto ad esempio di ridurre il mandato ai direttori a soli due anni, per un maggior ricambio tra il top management. Inoltre, si è chiesto che ci fosse maggiore trasparenza riguardo alla gestione dei rapporti di lavoro con i dipendenti. Oltre all’atteggiamento critico che da sempre Musk tiene con i sindacati, infatti, Tesla ha dovuto recentemente pagare un risarcimento di 137 milioni di dollari a un ex-dipendente che è stato vittima di razzismo.

Una serie di successi
Alla fine delle votazioni di rito, si è iniziato a parlare di risultati ottenuti e di strategia. Elon Musk ha parlato di come ha intenzione di incrementare la produzione, di come si aggiornerà la gamma prodotto e, più in generale, di come Tesla ha intenzioni di porre le basi per affrontare gli anni a venire.
Elon Musk si è prima concesso una digressione sulle vendite dell'azienda, mostrando come la Model 3 sia la vettura Premium più venduta al mondo (con 5.000 auto prodotte a settimana) e ha spiegato i motivi per cui si aspetta che la Model Y, una volta a pieno regime, possa diventare addirittura l'auto più venduta al mondo in assoluto (a prescindere dall'alimentazione).
I successi di Model 3 e Model Y, che hanno costi di produzione minori e una più alta marginalità hanno permesso alla Casa di uscire dalla crisi di liquidità che l'ha portata sull'orlo della banca rotta 5 anni fa e fa guardare al futuro con un certo ottimismo. "La tendenza - ha detto Musk - è che Tesla guadagni sempre di più e riesca nel lungo periodo ad abbassare progressivamente il costo delle auto. Dobbiamo solo superare la crisi dei chip e l'aumento del prezzo delle materie prime, che ci costringe a rivedere al rialzo i listini. Ma si tratta di una misura temporanea".

Le questioni da risolvere
A seguito di questa presentazione, gli azionisti hanno potuto rivolgere alcune domande alla dirigenza, che ora dovrà fornire delle risposte. Queste sono state le più votate:
- Tesla ha intenzione di pagare dividendi nei prossimi 2 anni?
- Con le azioni che hanno raggiunto un valore di circa 800 dollari e che dovrebbero continuare a salire, si pensa a un altro “split” per favorire l’ingresso di piccoli investitori?
- Ci sono date precise sulla messa in produzione del Cybertruck?
- Riuscirete a produrre le batterie 4680 entro l’anno? Saranno prodotte anche in Texas?
Le probabili risposte ufficiali
In attesa di una posizione ufficiale da parte di Tesla, già si possono intuire le risposte che l’azienda darà agli azionisti, essendo quelli sollevati quesiti su cui Elon Musk e soci si sono già espressi in passato.

Riguardo alla prima domanda, la risposta sarà sicuramente negativa: Tesla ha sempre detto che i guadagni sono investiti in ricerca e sviluppo e non ha mai pagato dividendi. Riguardo alla seconda, invece, un split potrebbe essere possibile, ma non avrà lo stesso effetto che ha avuto il primo, visto che il frazionamento delle azioni dà risultati sempre meno significativi ogni volta che avviene.
Riguardo alla terza domanda, invece, Tesla è stata chiara: la produzione del Cybertruck inizierà nella seconda metà del 2022 e non ci sono elementi che facciano pensare che possa dare una risposta diversa. Per quanto riguarda la produzione delle “4680”, invece, sarà interessante vedere la posizione di Tesla, visto che Musk ha già detto che quelle celle potrebbero non essere disponibili all’avvio della produzione della Model Y nella Gigafactory di Austin.