Quello tra Toyota e l'auto elettrica è un rapporto che vive di alti e bassi: se infatti da una parte il colosso giapponese sta muovendo passi decisi anche nella mobilità a batteria, dall'altra i suoi vertici non mancano di lanciare frecciatine - nemmeno tanto velate - verso chi vede nell'elettrico l'unica soluzione per decarbonizzare i trasporti.
Dichiarazioni che pesano e indicano la via che Toyota vuole seguire per la mobilità del futuro, puntando sì sulle auto elettriche, ma tenendo aperte anche differenti strade, come più volte sottolineato da dichiarazioni e - soprattutto - da piani strategici. E dal punto di vista delle dichiarazioni l'archivio oggi si amplia con le parole di Gill Pratt, a capo della divisione ricerca, riprese dalla Reuters.
Un problema, più soluzioni
(Toyota) crede nella diversità dei propulsori. Non sta a noi prevedere quale soluzione sia la migliore o dire che solo questa funzionerà
Poche parole che sottolineano ancora una volta l'intenzione di Toyota nel promuovere differenti tipologie di powertrain a emissioni zero, idrogeno in primis. Da tempo infatti la Casa giapponese punta su questo tipo di alimentazioni e non solo con la Mirai, la berlina fuel cell arrivata alla seconda generazione, ma anche con modelli più classici come una Corolla mossa da un particolare 1.6 appositamente modificato per "nutrirsi" di idrogeno.

Ma se la dichiarazione di Pratt potrebbe lasciare indifferenti è bene ricordare come le sue parole si inseriscono in un più ampio discorso iniziato tempo fa dal presidente Akio Toyoda, il quale ha definito le auto elettriche "sopravvalutate". Parole che non lasciano spazio a dubbi e che nascono da riflessioni sulle infrastrutture di ricarica
Se il Giappone dovesse intestardirsi sul vietare le auto con motori endotermici l'attuale sistema economico collasserebbe, causando la perdita di milioni di posti di lavoro
L'elettrico ha spazio
Toyota quindi non vuole andare verso un futuro esclusivamente a batteria, ma non per questo snobba la ricerca e ultimamente ha messo sul piatto 11 miliardi di euro di investimenti per la ricerca su nuove batterie allo stato solido, in grado di dare ai futuri modelli una capacità di durata e conservazione della capacità di ricarica nettamente superiore agli attuali accumulatori.
Gli investimenti non mancano, così come le novità. Il primo passo è stato fatto con la Lexus UX 300e, versione elettrica del SUV compatto del brand premium, e si continuerà con la versione di serie della Toyota bZ4x, altro SUV emissioni zero sviluppato in collaborazione con Subaru pronto a diventare di serie ed essere seguito da numerosi modelli.


L'elettrico non convince ancora in pieno e l'idrogeno piace ma ha diversi detrattori sparsi per il mondo (dal Gruppo Volkswagen a Tesla), così Toyota fa viaggiare le due tecnologie in parallelo e una non esclude l'altra, seguendo il detto "Non mettere tutte le uova in un solo paniere". Una diversificazione per essere pronti a qualunque sviluppo della mobilità del futuro.
Un po' come se Sony avesse investito sia nello sviluppo del Betamax sia in quello delle VHS, per vedere quale formato avrebbe poi conquistato il mercato. E se non sapete cosa sia il Betamax ecco, vi siete già risposti sul perché, oggi come oggi, si sia attenti alla diversificazione.