Svincolare l’auto elettrica dalla vischiosità delle dinamiche politiche. È con questo obiettivo che si appresta a nascere il primo integruppo nel Parlamento italiano dedicato espressamente alla mobilità a batteria, in cui potranno confluire deputati e senatori di tutti i partiti per dare vita a un movimento trasversale, senza bandiere, focalizzato sulla decarbonizzazione dei trasporti.

L’iniziativa, promossa dai 5S Giuseppe Chiazzese e Luca Sut, ha mosso i primi passi ieri, con una lettera all’indirizzo di tutti i parlamentari e la promessa non scritta di poter innescare una vera svolta per l’auto elettrica in Italia.

Una visione comune

“Un intergruppo per lo sviluppo della mobilità elettrica ci consentirebbe di condividere la visione ed analizzare insieme le prospettive e le criticità sulle quali può intervenire il legislatore”, si legge nel messaggio all’indirizzo dei membri delle due Camere, “anche alla luce di un confronto costante con le diverse organizzazioni operanti in questo settore”.

Del resto, insistono i deputati, “si tratta di un settore in gran fermento a livello globale” e “il nostro Paese non può e non deve farsi trovare impreparato”.

Oltre i partiti

Giunta proprio nei giorni della Cop26 di Glasgow, a quanto si apprende la proposta avrebbe già incontrato un certo interesse da parte di esponenti di diverse forze politiche.

In attesa di vedere i prossimi sviluppi dell’iniziativa, l’auspicio è che sempre più anche in Italia si possano “de-politicizzare” i temi legati alla salvaguardia ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici, mettendoli al riparo da schermaglie che troppo spesso sforano nella guerra tra bande.

La transizione energetica globale richiederà i suoi tempi, ma è un processo irreversibile. Si può cavalcare o subire. Scegliere la seconda strada, però, sarebbe catastrofico.