NIO ha appena annunciato di aver messo in funzione la stazione per battery swap numero 900 su suolo cinese. Si trova a Nanchino, città situata 300 km a ovest di Shanghai, lungo il fiume Azzurro. A farlo sapere è stata la stessa Casa attraverso il proprio account su WeChat.
NIO, che è tra le principali aziende a credere nei vantaggi del cambio al volo della batteria, ha installato 237 stazioni di battery swap lungo le autostrade e le grandi vie di comunicazione, mentre le altre le ha piazzate più vicine ai centri abitati. Grazie alla propria infrastruttura, il costruttore di Shanghai ha già effettuato 8 milioni di cambi batteria sulle proprie auto elettriche.
Tra battery swap e colonnine
Il progetto delle stazioni di cambio batteria si inserisce in un’iniziativa di più ampio respiro che NIO sta portando avanti per supportare la crescita delle proprie auto elettriche. La Casa, infatti, ha già installato – sempre in Cina – ben 4.132 colonnine di ricarica dislocate in 745 stazioni e 3.897 destination charging suddivisi in 686 località.
Inoltre, grazie a contratti e accordi con altri operatori del settore, garantisce ai propri clienti la possibilità di ricaricare avvalendosi di una rete di oltre 480.000 colonnine.
Un sistema che fa gola
NIO ha fatto sapere che ad oggi circa 6 clienti su 10 (il 59,4%, per la precisione) vive in una casa definita Swap Station District Houses, che si trova cioè in un raggio di 3 km da una stazione di battery swap.
La Casa afferma anche che questa percentuale è cresciuta del 26,2% rispetto all’anno scorso sia per il maggior numero di stazioni presenti sia per la buona impressione che le stesse stazioni fanno sulla popolazione locale. Secondo il piano “NIO Power 2025”, il 90% degli automobilisti cinesi di NIO vivrà in un raggio di 3 km da una stazione di battery swap.
Guardando a un orizzonte temporale più breve, NIO afferma di riuscire ad arrivare ad avere, sempre in Cina, 1.300 stazioni di cambio batterie entro la fine dell’anno. La Casa sta sperimentando questa tecnologia anche su alcuni dei mercati europei dove ha iniziato a vendere le proprie auto.