Darren Woods non ha dubbi. Secondo il ceo di ExxonMobil “Ogni auto nuova venduta nel mondo dal 2040 in avanti sarà elettrica”. Lo ha detto in un’intervista alla CNBC in cui, tra le tante cose, ha anche spiegato come la big oil che dirige (il quinto più grande produttore di CO2 al mondo) affronterà la transizione ecologica.

Nell’intervista, che è stata definita sorprendentemente schietta e sincera, Woods ha ammesso la correlazione tra emissioni di CO2 e cambiamento climatico e ha riconosciuto che le auto elettriche, che ha definito come una realtà che sta avanzando, rappresentino una parte della soluzione del problema.

Basta benzina (e gasolio) dal 2040

Proprio riguardo all’avanzare della mobilità a zero emissioni, il ceo di ExxonMobil ha detto che non ci saranno nuove vetture termiche dopo il 2040. Da quell’anno tutte le auto vendute saranno a zero emissioni.

Questo succederà, secondo Woods, a prescindere da quello che decideranno i singoli governi. Se è vero che molti, dalla California all’Unione Europea, hanno fissato dei limiti prima di quel 2040 visto da Woods come limite ultimo, è altrettanto vero che certi Paesi in via di sviluppo non hanno ancora dichiarato una data precisa di stop. Eppure, si adegueranno a una situazione generale.

petrolio

“Quindi – ha detto Woods – anche se gli Stati Uniti per ora parlano di vietare le vendite dal 2045, si scontreranno con una realtà diversa in cui le auto nuove non avranno più motori a combustione interna già da prima”.

Pareri contrastanti

Se ExxonMobil stima la dipartita di benzina e gasolio entro meno di due decenni, ci sono altre compagnie petrolifere che la pensano diversamente. Saudi Aramco, la più grande big oil al mondo, ad esempio ha affermato di recente che il 90% delle auto in circolazione nel 2050 sarà ancora dotato di motori a combustione interna. Mentre IHS Markit, società di analisi e statistica, stima che solo il 30% delle nuove auto sarà a zero emissioni nel 2040.

Ma se Woods avesse ragione, come potrebbe reagire ExxonMobil per far fronte alla transizione? Semplice: restando a guardare. O meglio, continuando a fare quello che ha sempre fatto, investendo sul petrolio. La risposta del numero uno della compagnia texana è, in effetti, sbalorditiva. “Se tutte le auto vendute nel mondo saranno elettriche nel 2040, la domanda di petrolio per le auto già in circolazione ci riporterebbe ai livelli del 2013 e del 2014. Se la ExxonMobil aveva profitti allora, continuerà ad averli anche tra vent’anni".

 

Certo, la ExxonMobil sta lavorando per mettere a punto una strategia che le permetta di abbassare le emissioni di CO2, ma di fronte a certe parole non si può non pensare a quanto diversa sia la posizione rispetto ad altre aziende concorrenti, come Shell, BP o la stessa Eni, che sulla mobilità elettrica stanno facendo passi da gigante.