Volkswagen come Tesla sulla guida autonoma? Forse sì. La divisione software del gruppo tedesco, che guarda caso vede Herbert Diess in persona tra le figure di spicco del consiglio di sorveglianza, pensa infatti che anche a Wolfsburg si possa offrire una tecnologia di assistenza alla guida a pagamento su canone mensile o comunque a consumo.
“Esiste già un progetto per proporre un nuovo modello di business in abbonamento che permette all’auto di guidare in autonomia per 50 miglia”, ha detto Dirk Hilgenberg, ceo di Cariad, durante un’intervista rilasciata a Bloomberg.
I servizi prima di tutto
Volkswagen non ha ancora sviluppato pacchetti di guida autonoma di Livello 4 o Livello 5, ma potrebbe presto metterli sul mercato. Questo consentirebbe alla Casa di offrire servizi extra che i consumatori potrebbero decidere di acquistare.
“Dobbiamo arrivare ad avere una piattaforma di servizi digitali che comprenda una gamma completa di prodotti. Google, Amazon, Apple: si deve offrire la possibilità di connettersi con i propri account e di accedere ai propri servizi streaming. Ma oltre all’intrattenimento dobbiamo implementare gli strumenti per lavorare, programmi per la gestione dei documenti o per l’organizzazione di meeting in videoconferenza”, ha aggiunto Hilgenberg.
È in questo piano che si inserisce anche la guida autonoma evoluta, offerta – come sembra – anche a pagamento per un periodo limitato.
Oltre Tesla, anche Volvo
Tesla, in questo, è stata apripista. Con l’Autopilot prima e con il Full Self Driving poi, tecnologia che tra l’altro sta ampliando la sperimentazione e che dovrebbe arrivare presto (ma il condizionale è d’obbligo) a disposizione di tutti gli automobilisti della Casa.
Anche Volvo sta andando nella stessa direzione. La Casa scandinava ha fatto sapere che il Ride Pilot, che altro non è se non la guida autonoma senza supervisione umana, sarà disponibile in abbonamento con il prossimo SUV elettrico top di gamma, atteso per la fine dell’anno. Resta da definirne il prezzo, ma Henrik Green, a capo della divisione tecnologica, ha detto che sarà accessibile, soprattutto una volta che sarà abbastanza diffuso.
Una piattaforma unica
Con la nascita di Cariad, Volkswagen ha fatto un grosso passo in avanti a livello di software. Per quanto all’inizio abbia incontrato alcune difficoltà, ora sta definendo una piattaforma comune a tutti i brand in grado di rispondere alle esigenze di ciascuno di essi, da Skoda a Bentley, passando per Audi, Seat, Cupra e Volkswagen.
La creazione di una società di software è stata voluta per rendere i processi decisionali più rapidi e snelli. Sulla capacità di fare delle scelte, secondo la stampa tedesca, la compagnia sta cercando di compiere ulteriori passi avanti.
“Ma le auto sono oggetti molto complessi – ha spiegato Hilgenberg – e dobbiamo dare il giusto peso anche alle questioni inerenti la sicurezza e la protezione dei dati. Vogliamo essere tempestivi ma fare le cose con il giusto ritmo: non possiamo rilasciare un aggiornamento a settimana. Ai clienti non piacerebbe”.