Nemmeno i brand del superlusso potranno evitare di uniformarsi alla transizione verso un mondo dei trasporti a zero emissioni. Persino Rolls-Royce, il più "nobile" marchio inglese, si prepara a lanciare la sua prima elettrica di serie, la Spectre, attesa per il 2023, con cui si avvierà verso l'abbandono dei motori endotermici che avverrà entro il 2030.

La Casa di Goodwood, però, non è del tutto nuova all'elettrico. Al contrario, poco più di 10 anni fa proprio Rolls-Royce è stata una delle prime Case luxury a esplorare l'idea di una concept 100% elettrica. Era il 2011, e quello studio presentato al Salone di Ginevra aveva il codice 102EX, anche se è noto come Phantom EE (Experimental Electric).

Nata per essere testata

Realizzata con l’obiettivo di testare le reazioni di pubblico e critica sui powertrain alternativi, la Phantom EE fu un vero e proprio banco di prova per i tecnici e i dirigenti Rolls-Royce, che con lei si impegnarono a valutare la fattibilità di un sistema propulsivo 100% elettrico.

Rolls-Royce 102EX Vista laterale

Uno studio, destinato a non raggiungere mai la produzione, ma a mostrare se e come fosse possibile farlo qualche anno prima che prendesse davvero il via l'orientamento verso l'elettrico dell'industria dell'auto. Quasi indistinguibile da una Phantom normale, spiccava per la particolare vernice Atlantic Crome, composta da nanoparticelle ceramiche, e per una tappezzeria ecologica in pelle di origine vegetale.

Potente ma non troppo efficiente

Al posto del classico motore benzina V12 aspirato da 6,75 litri e del cambio a 6 marce, la Phantom EE aveva due motori elettrici in grado di erogare complessivamente una potenza massima di 290 kW (394 CV) e una coppia massima istantanea di 800 Nm.

Erano montati entrambi sull'asse posteriore, in blocco con una trasmissione a singolo rapporto e differenziale integrato. Questo gruppo propulsore consentiva alla vettura di raggiungere una velocità massima autolimitata a 160 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi. 

Powertrain Rolls-Royce 102EX

Quanto al pacco batterie, pesava intorno ai 640 kg ed era composto da 96 celle NCM (Lithium-Nickel-Cobalt-Manganese-Oxide). Queste erano raggruppate in cinque moduli: uno da 38 celle, uno da 36 celle e tre più piccoli da 10, 8 e 4 disposti in vari alloggiamenti.

Pacco batterie Roll-Royce 102EX

Con una densità energetica di circa 230 Wh/kg, il pacco batteria aveva una capacità complessiva di 71 kWh ed era in grado di far percorrere fino a 200 km alla vettura. Il tempo di ricarica variava dalle 8 ore (caricatore trifase) alle 20 ore (rete domestica). 

La prima ricarica wireless

Oltre ai tradizionali metodi di ricarica, il concept 100% elettrico della Casa di Goodwood era anche dotato di un particolare caricatore a induzione che consentiva la ricarica wireless. I tecnici Rolls-Royce, infatti, erano già al lavoro per trovare soluzioni pratiche ai problemi legati all’infrastruttura di ricarica.

Le due piastre, una posizionata a terra e una montata sotto l’auto in prossimità del pacco batterie, aveva un’efficienza di trasmissione energetica soltanto del 10% inferiore alla tradizionale ricarica a cavo.

Fotogallery: Concept Rolls-Royce 102EX del 2011