Mentre vanno avanti i piani per aprire lo stabilimento all’estero, precisamente in Arabia Saudita, Lucid è già all’opera per allargare la produzione lì dove tutto è cominciato: a Casa Grande, in Arizona. Stando ai piani del costruttore, l’impianto è infatti protagonista di un piano di espansione diviso in quattro fasi.

Mentre la prima è in cassaforte e la seconda è già in corso, ne mancano due all’appello. Quando saranno completate, la fabbrica vedrà la sua superficie aumentare dai 92.800 metri quadri di oggi a quasi 474.000 metri quadri entro il 2028: praticamente crescerà di 5 volte.

Lavori in corso

Ma prima, appunto, vanno portate a termine le fasi 3 e 4. I lavori della terza inizieranno l’anno prossimo e andranno avanti almeno fino al 2024 o 2025. Nel frattempo, durante il 2023, procederanno in parallelo con la conclusione della seconda, partita nel 2021 e che prevede la costruzione di un nuovo edificio dedicato a powertrain e assemblaggio.

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L’obiettivo di medio termine è produrre mezzo milione di auto elettriche in tutti gli stabilimenti entro il 2025. Per raggiungerlo, Lucid ha intenzione di investire pesantemente in nuove costruzioni, espansioni e manutenzione.

Tesla nel mirino

Riguardo a quest’anno, invece, la Casa californiana si aspetta di consegnare circa 7.000 unità: molte meno delle 20.000 stimate inizialmente. Colpa della crisi delle materie prime, che non ha risparmiato nessuno, come ammesso dal ceo Peter Rawlinson.

Ma il 2022 non è stato tutto da buttare. È infatti l’anno che ha messo nero su bianco la costruzione dell’impianto saudita, finanziato con 3,4 miliardi di dollari (oltre 3 miliardi di euro) per dare vita a 155.000 vetture a batteria all’anno. La prima vedrà la luce nel 2026. Lucid pensa quindi in grande e continua a tenere Tesla nel mirino.