Perché le auto elettriche costano ancora più delle termiche? I veri appassionati conoscono già la riposta: tutto dipende dai prezzi delle batterie. A essere precisi, dalle materie prime per costruirle, a cui si giunge risalendo lungo tutta la catena produttiva. Ma cosa succederebbe ai listini in concessionaria se le tariffe dei minerali cambiassero?

Domanda legittima, visto che l’ultimo Metals Trade Review di Standard & Poor’s (S&P) Global Commodity Insights segnala come i prezzi del litio in Asia siano in continua discesa da inizio 2023. Vediamo perché e capiamo come questo trend potrebbe aiutare la mobilità sostenibile.

Decide la Cina

Le ragioni della discesa sono varie. Prima di tutto, si sta lentamente tornando a una situazione di normalità, dopo il picco dei prezzi scatenato due anni fa dalla pandemia. C’è poi da considerare il calo della domanda di materiali da parte dei produttori di batterie, figlio a sua volta di un mercato cinese in contrazione.

Da quando, infatti, Pechino ha tagliato gli incentivi all’acquisto, le vendite di auto elettriche e ibride plug-in sono fortemente diminuite: basta pensare che gennaio ha portato a una riduzione del 55,8%, con circa 408.000 unità (dati della China Association of Automobile Manufacturers, Caam).

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Produzione della Polestar 2 in Cina

Prezzi giù?

Cosa succede adesso? Gli esperti non si sbilanciano troppo, ma una previsione la fanno: “È probabile che la Cina continui il suo passaggio dalle batterie al nichel-manganese-cobalto (NMC) alle più economiche al litio-ferro-fosfato (LFP)”.

E questo al netto del fatto che, nonostante gli accumulatori LFP siano tradizionalmente più economici, abbiano perso un po’ di competitività a causa dell’aumento dei prezzi del litio: se a dicembre 2022 costavano ancora il 41% in meno delle NMC, nel 2021 la differenza era di un più ricco 61%.

Dando uno sguardo ancora più in là, gli analisti prevedono che il mercato globale risponderà ai continui cambia di prezzi. Le auto elettriche costeranno meno? Probabile. Anche perché, come ricorda il report, ci sono 5 grandi progetti minerari in via di lancio che potrebbero rappresentare una svolta per il settore. A meno che le immatricolazioni non scendano drasticamente.