Tesla sta facendo di tutto per soddisfare le richieste. L'ultima? Sta vendendo in Canada auto costruite in Cina. È una cosa mai vista prima. Fino a ieri, infatti, le auto destinate al Nord America arrivavano tutte dalle Gigafactory statunitensi. Ora, invece, Tesla ha spedito una nave piena di vetture prodotte a Shanghai verso la British Columbia.  

Naturalmente, c’è una ragione precisa dietro a questa mossa. Il fatto è che la domanda negli USA è così alta che Tesla ha bisogno di quasi tutta la produzione locale per consegnare un numero adeguato di auto.

Il ragionamento è semplice: meglio vendere in Canada auto prodotte in Cina, considerando anche che il Paese mette a disposizione incentivi all’acquisto di auto elettriche per 5.000 dollari canadesi (3.420 euro) a prescindere dal Paese di provenienza delle auto stesse mentre gli USA prediligono la produzione interna.

Logistica in evoluzione

La scoperta è stata fatta controllando il sito web di Tesla Canada, che per alcune Model Y RWD e per alcune Model 3, queste sia in versione a trazione posteriore sia a trazione integrale, riportava codici identificativi che indicavano la provenienza cinese. Sono tutti quelli che iniziano con le lettere “LRW”.

Tesla Model 3 e Model Y a confronto

Una Tesla Model 3 Made in China

La decisione è dettata anche da altre ragioni. La Gigafactory Shanghai prima riforniva anche il mercato Europeo. Ora che la produzione della fabbrica tedesca sta aumentando, però, il Vecchio Continente sta diventando sempre più autosufficiente. Così, si può dirottare la produzione cinese, che l’anno scorso ha pesato per quasi il 50%, verso altri mercati. Stando alla Reuters, nel secondo trimestre 2023 saranno 9.000 le Model Y che arriveranno in Canada dalla Cina.

La visita della Deutsche Bank

In tutto questo, Tesla ha anche incontrato alcuni analisti della Deutsche Bank, che si sono recati in visita presso la sede della Casa, che è stata da tempo spostata ad Austin, in Texas.

Durante la trasferta, il team di esperti si è detto preoccupato per i recenti tagli dei prezzi di vendita delle auto, affermando che una riduzione dei margini potrebbe minare la solidità dell’azienda. Tesla, però, ha affermato di essere in grado di sostenere la strategia.

In effetti, riguardando alla storia del brand, la Casa ha sempre affrontato avversità finanziarie e sembrava uscire dal tunnel solo poco prima che scoppiasse la pandemia. Da lì in poi, oltre ai vari lockdown, c’è stata anche la crisi sugli approvvigionamenti e l’aumento dei prezzi di materie prime e logistica.

Le prime Model Y prodotte da Tesla nella Gigafactory di Berlino

Le prime Model Y prodotte da Tesla nella Gigafactory di Berlino

Un nuovo equilibrio

Elon Musk e soci, nel passato recente, hanno avuto la forza di mantenere un buon ritmo di crescita, aiutati in questo dall’aumento dei volumi di vendita globali delle auto elettriche e ora raccolgono i frutti di quanto ottenuto. Oltretutto, che possono contare su fabbriche moderne ed efficienti. Gli stessi analisti della Deutsche Bank si sono detti impressionati dall’organizzazione della GigaTexas. Ma quindi, cosa succede?

Il fatto è che produzione e produttività (parole simili dal significato diverso) continuano a crescere, e tagliare i prezzi di vendita ha permesso di dare una bella iniezione alle richieste, anche di fronte a una concorrenza sempre più numerosa e agguerrita. Aspettiamo il report trimestrale per tirare le somme di come si sta muovendo la Casa in questo 2023.

Fotogallery: Foto - Tesla Giga Texas (Tesla Gigafactory 5)