La Francia corre veloce verso il futuro a zero emissioni. Dopo la forte spinta su idrogeno e rinnovabili, di cui abbiamo parlato poche settimane fa, il Paese ha inaugurato oggi la sua prima "gigafactory" dedicata alle batterie per auto elettriche.
Fortemente voluta dal presidente Emmanuel Macron, che aveva anticipato i piani alcuni giorni fa, è stata realizzata grazie ai fondi di Automotive Cells Company (Acc), una nuova joint venture tra Mercedes, il Gruppo Stellantis e TotalEnergies.
"Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo", ha commentato John Elkann, presidente di Stellantis.
Dove e come
La nuova e prima maxi fabbrica di batterie francese è stata costruita nella regione del Pas-de-Calais, in Alta Francia, immediatamente a sud dell'importante e omonimo porto commerciale, punto di collegamento giornaliero con il Regno Unito.
Le tre società hanno scelto la regione come luogo ideale per creare questo nuovo hub per svariati motivi. Tra questi la vicinanza all'oceano, qualcosa di fondamentale per garantire un approvvigionamento di materie prime costante e senza intoppi.
Venendo al dunque, il nuovo impianto - alimentato da energia elettrica ricavata da pannelli fotovoltaici e con una grande attenzione nel trattamento delle acque di raffreddamento - entrerà in funzione nel corso dell'estate 2023.
In una nota, la società ha comunicato che, una volta a regime, riuscirà a produrre ogni anno accumulatori per circa 500.000 veicoli elettrici, con possibilità di espandere questo già grande numero nel corso del prossimo decennio.
Mercedes-Benz EQE
Peugeot e-208
Durante l'inaugurazione ufficiale, che si è tenuta questa mattina, martedì 30 maggio, John Elkann e Carlos Tavares (rispettivamente presidente e ceo di Stellantis), Patrick Pouyanné (ceo di TotalEnergies) e Ola Kallenius (ceo di Mercedes) hanno tenuto una conferenza e compiuto un giro dell'intero impianto insieme a cinque ministri: i francesi Agnès Pannier-Runacher (Transizione energetica), Bruno Le Maire (Economia) e Roland Lescure (Industria), il tedesco Allemand Volker Wissing (Trasporti e Infrastruttura digitale) e Adolfo Urso, il nostro Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
Un passo importante per l'Europa
"Cominciamo una nuova fase, grazie anche alla qualità della collaborazione fra tre grandi Stati che ci hanno accompagnato in questo progetto. Siamo riusciti a collaborare anche se spesso gli interessi non coincidono", ha detto Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis.
"È una trasformazione darwiniana. Contribuiremo al progetto di produrre in Europa il 23% delle celle delle batterie", ha aggiunto, ricordando che entro il 2030 Stellantis lancerà 65 nuovi modelli elettrici, "una sfida industriale".
"È importante essere indipendenti, diminuire le emissioni e accelerare la produzione di auto elettriche. La pandemia ha insegnato quanto possano essere fragili le catene di approvvigionamento e quanto sia importante avere filiere produttive in Europa", ha detto Ola Kallenius, amministratore delegato di Mercedes.
"La nostra offerta di auto elettriche è aumentata del 70% rispetto all'anno scorso - ha aggiunto -, ci aspettiamo che la crescita continui. Vogliamo che la sostenibilità dei nostri prodotti cresca e che l'Europa sia al centro di questa strategia. Salvare il pianeta è un obiettivo imprescindibile".
All'inseguimento di Cina e USA
La nuova maxi fabbrica di batterie è la prima per la Francia, ma resterà sola per poco. Nella città di Douai, infatti, il gruppo sino-giapponese AESC-Envision sta costruendo uno stabilimento per la produzione di accumulatori destinati al Gruppo Renault, che sarà operativo a pieno regime a partire dall’inizio del 2025.
Ma non solo. Nello stesso campo di gioco hanno intenzione di entrare anche la startup francese Verkor e la taiwanese ProLogium, che stanno costruendo altri due stabilimenti a Dunkerque. In attesa di Tesla.