L’Europa vuole affrancarsi dall’Asia sul tema delle batterie per le auto elettriche. Tra i progetti che stanno prendendo forma nel Vecchio Continente c’è anche quello di Verkor, start-up francese fondata nel 2020 a Grenoble che ha dichiarato di voler costruire una gigafactory a Dunkerque, città situata nell’estremo nord del Paese transalpino, a pochi chilometri dal confine con il Belgio.

I lavori dovrebbero iniziare nel 2023 e l’impianto dovrebbe entrare ufficialmente in funzione nel 2025, con una produzione iniziale di 16 GWh all’anno che saranno gradualmente portati a 50 GWh all’anno entro il 2030.

Servirà anche a Renault

Il sito, che sorgerà nei pressi del terzo porto più grande della Francia, è stato scelto dopo che la Vektor ha effettuato un’analisi su ben 40 località tra Francia, Spagna e Italia. Si estenderà su una superficie di oltre 150 ettari e nella prima fase di attività darà lavoro a circa 1.200 dipendenti.

Tra le varie aziende che Vektor rifornirà con le nuove batterie ci sarà anche il Gruppo Renault, con il quale è stato firmato un accordo già nell’estate dello scorso anno. La collaborazione prevede la produzione e la consegna di batterie ad alte prestazioni e sarà uno dei maggiori impianti per le auto elettriche del futuro per la Casa, che sta lavorando a un progetto analogo a Douai, circa 100 km più a sud, insieme però al partner cinese Envision AESC.

renault-megane-e-tech-electric

Batterie per un milione di elettriche

La nuova gigafactory della Verkor si trova in una posizione strategica perché sarà situata poco distante dal complesso Renault conosciuto come ElectriCity dove la Casa della Losanga costruirà 400.000 vetture elettriche all’anno a partire proprio dal 2025.

Nato dalla fusione delle fabbriche di Douai, Mauberge e Ruitz, darà i natali, tra le altre, anche alla Megane E-Tech Electric e alla Kangoo elettrica (con tanto di sorelle marchiate Nissan e Mercedes). Si pensa che Verkor, producendo pacchi batteria da 50 kWh ciascuno, potrebbe rifornire fin da subito circa 320.000 vetture, arrivando poi a produrre accumulatori sufficienti a un milione di auto elettriche.