Dai risciò ai camion, passando per auto elettriche e non solo. Il mercato dei veicoli a batteria cresce a vista d’occhio. E la flotta globale raggiunge (e raggiungerà) numeri sempre più grandi. Saranno infatti oltre 100 milioni gli EV presenti sulle strade di tutto il mondo entro il 2026, per arrivare a 244 milioni nel 2030 e 731 milioni al 2040 (46% del totale).
Traguardi difficili, ma non impossibili da tagliare, considerato che a fine 2022 la flotta contava circa 19 milioni di veicoli full electric, di cui 10 milioni venduti nello stesso anno. Per il 2023, le stime parlano di altri 14 milioni (dati dell’Agenzia internazionale dell’Energia, Iea). Con questo ritmo, si può fare.
A dipingere il quadro sono gli esperti di BloombergNef (Bnef), che mettono le loro previsioni nero su bianco con il report “Long-Term Electric Vehicle Outlook (Evo)”. Tra le pagine si scoprono traguardi e investimenti nel settore da qui a metà del secolo. Vediamo.
Quanto vale l’auto elettrica
Prima di tutto, ci sono le vendite dei veicoli elettrici, che nello scenario “base” immaginato dagli studiosi passeranno dai 10,5 milioni del 2022 ai 22 milioni del 2025 (26% della quota), fino ai 42 milioni del 2030 (44%) e i 75 milioni del 2040 (75%).
Quanto cresceranno i vari segmenti
E quanto cresceranno le vendite
Locomotiva del “treno elettrificazione” saranno Cina, Germania, Corea del Sud, Francia, Regno Unito e Paesi del nord Europa. I ricavi registreranno così una vera e propria impennata, pari a 8.800 miliardi di dollari (8.200 miliardi di euro) nel 2030 e 57.000 miliardi di dollari (53.000 miliardi di euro) nel 2050.
Nel frattempo, diminuiranno o spariranno le vendite di auto a combustione, che hanno raggiunto il picco già nel 2017. Il petrolio per carburanti toccherà l’apice invece nel 2027, per poi avviarsi alla parabola discendente.
Si può fare di più
Ma non è tutto rose e fiori, perché gli esperti spiegano che servirà un impegno politico maggiore per realizzare veramente la transizione: “L’elettrificazione diretta tramite batterie è la via più efficiente, economica e commercialmente disponibile per decarbonizzare completamente il trasporto su strada”, commenta Aleksandra O’Donovan, responsabile dei veicoli elettrici per Bnef.
“Tuttavia, è necessaria una spinta più forte in aree come gli autotrasporti pesanti, le infrastrutture di ricarica e la fornitura di materie prime”, avvisa.
Da qui, una serie di proposte per non fallire gli obiettivi di transizione, come lo stop alla vendita di benzina e diesel non oltre il 2035 in tutti i Paesi e segmenti; stretta alle emissioni attraverso l’inasprimento degli standard sul risparmio dei carburanti; nuovi requisiti per il riciclo e più finanziamenti all’industria delle batterie e, per concludere, investimenti in colonnine di ricarica e rinnovabili.
Fonte: BloombergNef