Niente stop o retromarce, ma continua a rallentare la corsa dell’auto elettrica nel mondo. A confermare la decelerata delle vetture full electric (BEV) e ibride plug-in (PHEV) sono i dati sulle vendite di febbraio, che parlano di un aumento pari ad appena il 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I numeri vengono pubblicati dalla società di ricerca Rho Motion e dicono che le immatricolazioni nel mese alle spalle ammontano a circa 800.000 unità. La crescita più importante si registra in Stati Uniti e Canada, dove i veicoli “alla spina” segnano un +31% nel confronto con febbraio 2023. Segue l’Europa col +12%, mentre la Cina riporta la stessa cifra, ma preceduta dal segno “meno”: -12%, appunto. Ma perché?

Tra feste e attese

È la stessa Rho Motion a spiegare la frenata globale delle vetture ricaricabili: da una parte ci sono le celebrazioni per il capodanno lunare all’ombra della Grande Muraglia; dall’altro lato c’è l’attesa degli automobilisti per l’arrivo delle auto elettriche economiche.

“La ragione della crescita minore – specifica il responsabile dati Charles Lester – sta nel fatto che la Cina rappresenta ancora il mercato dominante”.

Tesla Model 2, il render di Motor1.com

Tesla Model 2, il render di Motor1

Le stime sul 2024

Finiti i festeggiamenti nel Paese del Dragone, bisognerà però fare i conti coi ritardi delle vetture a batteria accessibili. Sono tre le “low cost” annunciate o in uscita quest’anno: parliamo della Citroen e-C3 e delle nuove Dacia Spring e Renault 5, con prezzi di 20.000-25.000 euro.

Intanto gli analisti avvertono sui rischi legati alle tempistiche della Tesla Model 2, l’economica di Elon Musk che potrebbe scendere in strada non prima del 2027. Stando così le cose, gli esperti prevedono che le consegne di BEV e PHEV nel 2024 si aggireranno fr ail +25% e il +30%.