Secondo BMW, per dare la giusta spinta alla transizione all'elettrico esistono altre strade oltre agli incentivi all'acquisto.

Nel corso di un'intervista al Munchner Merkur, Milan Nedeljkovic, membro del consiglio d'amministrazione di BMW con delega alla produzione, ha proposto la nascita di corsie in autostrada riservate ai veicoli elettrici e la presenza di parcheggi gratuiti dedicati proprio ai modelli a batteria.

La proposta

Se il secondo punto è già realtà in diverse città italiane, la creazione di corsie dedicate sulle principali arterie stradali avrebbe un impatto positivo sull'immagine di questi modelli. Stando a Nedeljkovic, infatti, "se le persone venissero costantemente superati dalle auto elettriche nel traffico, potrebbero pensare seriamente a cambiare veicolo".

BMW iX1 2022

BMW iX1

Secondo il manager, si tratterebbe di una soluzione attuabile più facilmente rispetto ai sussidi statali, che - sempre nell'idea del dirigente - non sono sostenibili nel lungo periodo, per quanto necessari in questo momento di transizione.

Al tempo stesso, Nedeljkovic ritiene poco realistico l'obiettivo dell'Unione Europea di mettere al bando i motori termici nel 2035. L'idea di avere il maggior numero possibile di auto elettriche sulle strade è giusto, ma le tempistiche sono troppo ristrette.

Il tema della produzione

Nedeljkovic ha espresso preoccupazione anche per i piani dell'UE di calcolare l'impronta di CO2 della produzione di batterie in base al mix energetico dell'intero Paese.

Questo approccio, ha spiegato, penalizzerebbe aziende come BMW che investono nell'energia verde: "La nostra impronta di CO2 verrebbe calcolata utilizzando il mix energetico tedesco, che include l'energia prodotta da carbone, peggiorando così notevolmente il nostro bilancio a livello formale", ha detto Nedeljkovic. "Ciò eliminerebbe l'incentivo per le singole aziende a produrre nel modo più sostenibile possibile dal punto di vista climatico."

Il manager di BMW ha parlato anche della situazione legata alla produzione della Casa. 

Negli ultimi cinque anni, il gruppo ha investito 5 miliardi di euro nei suoi stabilimenti tedeschi, confermando la loro redditività. Tuttavia, Nedeljkovic avverte che la competizione a livello locale sta diventando sempre più difficile a causa di fattori come la burocrazia, i costi energetici e gli elevati costi di gestione.

 

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