Alla fine Renault lo ha detto ufficialmente: lancerà un'auto elettrica economica in Europa e lo farà utilizzando il marchio Dacia. L'operazione era nell'aria, ma durante la presentazione dei risultati finanziari del 2019 sono state rilasciate informazioni sui piani a zero emissioni della Casa, che lancerà una Twingo Z.E. entro la fine dell'anno e presenterà la prima Dacia a zero emissioni nel corso del 2021 o, al più tardi, nel 2022.
Non sarà una variante elettrica della Dacia Duster, che continuerà a vivere di vita propria e che, visto il successo commerciale, sarà evoluta in una terza generazione. Sarà piuttosto una citycar. Una sorta di Sandero, in un certo senso.
Una base nota... in Cina
Molto probabilmente la Dacia elettrica sarà realizzata sulla base della Renault City K-ZE, crossover compatto a zero emissioni venduta in Cina dal 2018. L'auto, infatti, oltre ad avere tutte le caratteristiche tecniche coerenti con il futuro modello Dacia, ricorda altre vetture della Casa rumena anche nel look (non per niente fu disegnata inizialmente proprio per essere marchiata con entrambi i loghi).
La nuova Dacia elettrica avrà caratteristiche simili (se non identiche) alla City K-ZE, che ha un motore elettrico da 45 CV di potenza e 125 Nm di coppia alimentato da una batteria da 26,8 kWh. L'auto raggiunge una velocità massima di 105 km/h e, sul ciclo NEDC, è accreditata di un'autonomia di 271 km. Quest'ultimo dato, armonizzato secondo il ciclo WLTP, potrebbe scendere intorno ai 200 km.
Nuovo nome e nuove caratteristiche
L'auto, se fosse confermata la stretta derivazione dall'attuale Renault City K-ZE, sarà prodotta in Cina e sarà poi importata in Europa. Questa operazione permetterebbe una gestione più efficiente delle risorse rispetto alla possibilità di allestire nuove linee nello stabilimento Dacia in Romania.
È dallo scorso anno che si vocifera di un possibile arrivo in Europa di una variante della K-ZE. Lo aveva annunciato già Olivier Murguet, a capo del reparto vendite di Renault, che però aveva anche dichiarato che il modello riservato al Vecchio Continente, rispetto a quello cinese, sarebbe stato sottoposto ad una serie di migliorie - soprattutto sotto il profilo della sicurezza - per rispettare gli standard più severi in vigore da noi.
Inoltre, avrebbe subito anche modifiche al sistema di ricarica, affinché fosse compatibile con la rete europea. Ora non resta che aspettare di saperne il nome, visto che cambierà anche quello, e il listino.
Si parte da 15.000 euro
Nell'attesa, possiamo fare delle ipotesi di massima. Si pensa infatti che la Dacia elettrica non partirà da più di 15.000 euro. Che non sono gli 8.000 a cui è venduta la K-ZE in Cina, ma che rappresentano una soglia di ingresso accessibile alla mobilità a zero emissioni, visto che una Volkswagen e-up!, tanto per citare un EV compatto, si piazza ben al di sopra dei 20.000 euro.