Difficile che i giapponesi, per cultura e mentalità, siano così diretti. Eppure Akio Toyoda, presidente di Toyota, non ha usato mezzi termini, parlando di Tesla. Toyoda, probabilmente punto sul vivo per il fatto che la Casa di Palo Alto ha spodestato il colosso nipponico dalla prima posizione nella classifica dei gruppi automobilistici con più valore, ha riferito come Tesla potrà sì battere Toyota in termini di capitalizzazione, ma al contempo non dovrebbe dimenticare che Toyota ha prodotto più di 100 milioni di auto nella sua storia.
“Tesla ha la sua ricetta per il futuro, che è basata sulla standardizzazione dei modelli, ma Toyota ha una vera cucina e un vero chef”, ha aggiunto Toyoda, probabilmente galvanizzato dalla chiusura dell’anno fiscale con un profitto più che doppio rispetto alle previsioni, durante la presentazione in videoconferenza dei risultati finanziari della Casa.
La differenza sta nei volumi
In realtà, Tesla non vale più di Toyota. Tesla vale più di Toyota e degli altri sei costruttori giapponesi messi insieme. Il sorpasso “borsistico” di Elon Musk e soci è avvenuto in estate, quando le azioni della Casa di Palo Alto sono arrivate al culmine di un rally che ha portato un +500% circa in meno di un anno.
Va anche sottolineato come Tesla nel 2019 abbia però venduto circa 367.000 veicoli, mentre Toyota 10,74 milioni. Per quanto Tesla sia in forte crescita, il rapporto tra le due Case è di 3,4 a 100. La Casa nipponica, che per volumi di vendita è seconda solo a Volkswagen, può evidentemente contare su una capacità produttiva e su una solidità dei processi che a Palo Alto ancora non hanno.
Anche Toyota deve imparare
Non solo rivendicazioni. Lo stesso Toyoda, come il CEO di Volkswagen Herbert Diess, ha ammesso come dalla vicenda Tesla ci sia da imparare. Elon Musk ha cambiato il concetto stesso di mobilità. Tesla ad oggi è un'isola felice per quanto concerne la capacità di trarre profitto dalla vendita di auto a zero emissioni, dagli aggiornamenti software over-the-air e dai prodotti che sfruttano energie provenienti da fonti rinnovabili.
Toyota, che fino ad oggi si è concentrata sulla produzione di veicoli ibridi, proprio grazie a Tesla ha capito di doversi convertire all’elettrico puro. E l'impiego di risorse non è da sottovalutare considerando come l'obiettivo sia quello di vendere 500.000 auto a zero emissioni nel 2025. Un anno chiave considerando come la volontà sia quella di presentare - contemporaneamente agli obiettivi di mercato - le batterie allo stato solido.