È tanto che si parla delle Giga Press italiane per gli stabilimenti Tesla. Sono state “avvistate” mentre venivano assemblate nella Gigafactory di Berlino, si sa che sono state installate a Shangai e se ne era intuita la presenza anche nello stabilimento di Fremont.
Ora, grazie allo youtuber Gabeincal che ha sorvolato con un drone il sito californiano, ci sono le prove che le “megapresse” sono entrate in funzione. E pensare che il volo sopra la fabbrica era stato pianificato per cercare di scoprire quali e quanti fossero gli aggiornamenti su Model S e Model X.
Un metodo rivoluzionario
Le Giga Press, costruite dalla bresciana Idra, sono state realizzate per produrre la parte posteriore della scocca della Model Y, che in questo modo riesce a ridurre il numero di componenti necessari a quella parte di telaio da 70 a 2.
Che fossero in funzione a Fremont lo si era visto grazie ad alcuni proprietari della Model Y, che smontando il rivestimento del bagagliaio avevano mostrato sui social lo stampo interno, realizzato appunto in un unico pezzo.
Avvistate anche in Texas
Interessante il fatto che alcune parti delle Giga Press siano già arrivate anche nel nuovo stabilimento di Austin, in Texas. Anche qui, evidentemente, si avvierà la produzione della Model Y, vettura su cui Elon Musk punta moltissimo per incrementare ulteriormente i volumi di vendita.
Tesla, in effetti, è all’avanguardia sotto molti punti di vista, da quello delle batterie a quello del software, ma se c’è una cosa per la quale deve recuperare terreno rispetto ad altri concorrenti è proprio la capacità produttiva.
Per quanto sia l’azienda automobilistica con la maggior capitalizzazione al mondo, e la Model 3 sia l’elettrica più venduta in assoluto, la Casa di Palo Alto ha consegnato quest’anno mezzo milione di auto (stabilendo un nuovo record per il brand). Volkswagen e Toyota, dal canto loro, viaggiano stabili a oltre i 10 milioni.