Tesla e Samsung sono al lavoro per la realizzazione di un chip di nuova generazione. Sarà supercompatto ma anche super efficiente e con prestazioni altissime, e sarà montato sulle vetture di Palo Alto per gestire il sistema di guida autonoma.

Il nuovo chip sarà prodotto a partire dalla fine del 2021 e arriverà con tutta probabilità sulle vetture messe in vendita nel 2022. Sarà uno dei primissimi, dopo quelli già in commercio sugli iPhone 12 di Apple, ad essere realizzato con tecnologia a 5 nm (unità di misura che indica il grado di miniaturizzazione raggiunto e la complessità di architettura possibile a pari efficienza e dimensioni).

Evoluzione continua

Tesla lavora sodo sull’elettronica delle proprie auto da sempre. Nel 2016 chiamò Jim Keller, un ingegnere specializzato nella progettazione di microcprocessori con un passato in AMD e Intel nonché guru che progettò componenti Apple per alcuni modelli di iPhone e iPad. Keller si unì ad Elon Musk e soci proprio per lavorare internamente in chip ad alte prestazioni che fosse pensato specificatamente per l’Autopilot.

Tesla Autopilot inversione a U

Quel chip vide la luce nel 2019, durante la release del self driving computer Tesla chiamato Hardware 3.0. Andò a sostituire la precedente generazione di hardware, che era fornita da Nvidia, e garantiva prestazioni di gran lunga maggiori a fronte di un leggero aumento del consumo energetico. Nasceva su una tecnologia a 14 nm.

Tesla come Apple

Già durante il lancio del sistema HW 3.0 Musk annunciò di essere al lavoro sulla generazione successiva di quella tecnologia, che sarebbe arrivata da lì a due anni.

Tesla e Samsung insieme per i chip a 5 nm

Nel 2020, stando ad alcune indiscrezioni, si sparse la voce che Tesla fosse in trattativa con la coreana TSMC per la realizzazione di un potente chip a 7 nm. Adesso, stando a quanto riportato da Asia-E, la Casa di Palo Alto starebbe parlando con Samsung per un microprocessore ancora più evoluto, quello appunto a 5 nm.

I chip a 5 nm, attualmente i più avanzati sul mercato, possono essere prodotti da pochissime aziende al mondo, tra cui proprio Samsung e TSMC, quest’ultima lo fa già proprio per i "melafonini", e sono prodotti con un processo a ultravioletti che permette di incrementare le prestazioni del 30% riducendo allo stesso tempo i consumi del 40%.