L'uso del grafene per le batterie delle auto elettriche è un qualcosa di cui si parla da un po', anche con uno zampino "italiano". Il gruppo cinese GAC però annuncia ora di aver fatto un siderale passo in avanti e di aver utilizzato proprio il grafene per realizzare celle a ricarica super rapida. E non si tratta più di sperimentazioni.
La prima auto ad utilizzare questa innovativa batteria sarà infatti l’Aion V, crossover elettrico prodotto appunto da Aion, azienda collegata a GAC, convinta che la produzione di massa possa essere avviata già il prossimo settembre.
Ricarica in 8 minuti
Miglior conduttore di elettricità rispetto al rame, il grafene è 200 volte più resistente dell’acciaio e 6 volte più leggero, e attraverso vari trattamenti superficiali ha grandi doti anche a livello di accumulo di energia. Secondo quanto dichiarato da GAC, la nuova batteria può utilizzare un caricatore ad alta potenza da 600 Ampere e può tornare ad un livello dell’80% in soli 8 minuti.
Un dato che purtroppo non viene accompagnato dalla reale capacità della batteria o dalla potenza in gioco, ma che in ogni caso dà la misura di massima di un potenziale davvero alto.
Il problema principale del grafene è legato al suo costo, che si aggira a qualche centinaio di dollari al grammo. E proprio per ridurne l'impiego, GAC lo utilizza con una struttura tridimensionale e reticolare, abbassando notevolmente in costi.

Anche Tesla ci lavora(va)
GAC non è l’unica Casa al lavoro sulle batterie al grafene. Anche Tesla sembrava interessata a questa tecnologia, tanto che si disse che Elon Musk avesse comprato Maxwell Technologies proprio per puntare in quella direzione grazie alle competenze dell'azienda sui supercondensatori a grafene.
Si pensava che Tesla potesse raddoppiare l’autonomia delle proprie auto grazie a questa tecnologia, ma dal 2019 in avanti non si è più sentito nulla al riguardo.
Le altre che ci puntano
Anche Samsung guarda a questa tecnologia e lavora a una batteria a sfere di grafene in grado di ridurre notevolmente i tempi di ricarica. Lo stesso starebbe facendo una startup spagnola, la Earthdas, che su una batteria di dimensioni ridotte, adatta ad una motocicletta o ad una bicicletta a pedalata assistita, garantisce un pieno di energia in 5 minuti.
C'è infine Graphenano, altra azienda spagnola, che afferma di essere al lavoro su una batteria a base di polimeri di grafene che potrebbe permettere di ricaricare in 5 minuti una quantità di energia tale da permettere ad un’auto di percorrere 500 km. Fino ad oggi, però, si tratta di prodotti in via di sviluppo, mentre GAC potrebbe arrivare a mettere in commercio la sua batteria al grafene in pochi mesi.