Mentre tutto il mondo guarda al Battery Day Tesla del 22 settembre, l'ultima novità in tema di tecnologie per le batterie arriva dall'Estonia. la Skeleton Technologies, infatti, insieme alla facoltà di ingegneria di Karlsruhe (l'istituto tedesco è già attivo sul fronte delle batterie allo stato solido) ha annunciato di essere al lavoro per lo sviluppo di un prodotto rivoluzionario.
Grazie all'utilizzo di un materiale brevettato a base di carbonio denominato Curved Graphene (che può essere tradotto con "grafene curvo") ha progettato una batteria in grado di ricaricarsi in soli 15 secondi e di sopportare centinaia di migliaia di cicli.
Meno densità, più velocità
Come per gli altri tipi di ultracondensatori già in fase di sviluppo, anche la batteria della Skeleton non riesce a raggiungere una densità pari a quella delle batterie agli ioni di litio. Fa poco meglio di quelle al nichel-metallo idruro, fermandosi intorno ai 60 Wh/kg.

Proprio per questo motivo, questa batteria non sembra destinata a sostituire quelle attualmente in uso, ma può dare enormi vantaggi se abbinata ad esse, essendo perfettamente complementare. Da una parte si può immagazzinare più energia in tanto tempo con celle agli ioni di litio, dall'altra poca energia ma in modo quasi istantaneo attraverso un supercondensatore.
I vantaggi
Se adottati in parallelo alle batterie agli ioni di litio, ad esempio, gli ultracondensatori possono contribuire a fornire elettricità in piena accelerazione. Inoltre, potendo essere ricaricati in brevissimo tempo, possono garantire una certa autonomia in caso di emergenza.
Una volta standardizzata la tecnologia, potrebbero trovare anche applicazione sulle auto ibride o fuel-cell, che necessitano di batterie più piccole, essendo alimentate durante il moto. In ogni caso, possono essere di supporto alle batterie agli ioni di litio, diminuendo lo stress a cui queste ultime sono sottoposte durante l'uso e, di conseguenza, allungandone la vita.

Grande interesse
L'interesse sui supercondensatori da parte delle Case è noto. Si ricorda ad esempio che Tesla ha già acquistato la Maxwell Technologies proprio per entrare in possesso di quel bagaglio di conoscenza. Anche Skeleton ha dichiarato di essere in trattativa per fornire la propria tecnologia ad una grossa realtà OEM - su cui si mantiene per ora il massimo riserbo - che si è detta seriamente interessata.
Secondo diverse indiscrezioni, l'azienda estone avrebbe addirittura già firmato un accordo da un miliardo di euro. Il che significherebbe che batterie al Curved Graphene potrebbero arrivare prima del previsto sul mercato.
Fonte: Skeleton Technologies, Electrive