C’è un bel pezzo d’Italia nella nascente industria delle batterie al litio-zolfo. Directa Plus, azienda lombarda del gruppo ComoNext, con sede a Lomazzo, ha stretto infatti un accordo con l’americana NexTech Batteries per la fornitura di nanopiastrine di grafene che saranno utilizzate per la produzione di catodi per celle di accumulo che sfruttano questa tecnologia.

L’accordo con la società americana prevede la fornitura in esclusiva da parte di Directa Plus per i prossimi 5 anni di questo componente. Lo scopo è di compiere ulteriori passi in avanti nello sviluppo di questo tipo di batterie, che rispetto alle tradizionali “ioni di litio” offrono una serie di vantaggi ma soffrono ancora di un decadimento troppo rapido delle prestazioni.

I vantaggi del litio-zolfo

Le batterie al litio zolfo, prima di tutto, possono avere una densità energetica fino a 5 volte superiore rispetto alle batterie agli ioni di litio. Inoltre, sono costruite con materiali meno rari e con processi produttivi meno complessi: due fattori permettono anche di avere costi più contenuti.

Batterie litio zolfo NexTech

Al momento, però, il catodo delle batterie al litio-zolfo tende ad essere molto instabile e ad ogni ciclo di carica subisce una consistente variazione di prestazioni che porta ad avere una durata media troppo breve.

Gli investimenti per ovviare a questo problema però non mancano e si pensa che in un recente futuro si riusciranno a compiere passi avanti consistenti.

Vantaggi:

  • Maggiore densità energetica
  • Minor impiego di terre rare
  • Minor complessità produttiva
  • Miglior gestione delle temperature

Svantaggi:

  • Minore durata

La chiave delle nanopiastrine

"Siamo entusiasti dell’opportunità che abbiamo di sfruttare il know-how dei materiali di Directa Plus e di applicarlo al campo dello stoccaggio di energia - afferma Bill Burger, amministratore delegato di NexTech -  la mobilità elettrica è al centro delle attività di NexTech: rendere le batterie economiche, sostenibili e sicure è una delle sfide tecnologiche più importanti che dobbiamo affrontare e per vincerla dobbiamo puntare su materiali migliori. Grazie alla collaborazione tra Directa e NexTech, questi materiali diventeranno realtà".

Directa Plus è impegnata da anni nella ricerca sulle batterie: "Facendo alcune analisi di mercato - afferma Giulio Cesareo, amministratore delegato dell’azienda comasca - la nostra attenzione è stata catturata da questa piccola società del Nevada che si è aggiudicata un brevetto molto significativo”.

La società americana, in effetti, grazie alla collaborazione con la University of Nevada e con il Centro di Ricerche Applicate di Reno, sta sviluppando numerose soluzioni tecnologiche che stanno permettendo alla ricerca di ottenere risultati significativi proprio nell’incremento della stabilità delle celle al litio-zolfo e della loro durata nel tempo. Vedremo come si svilupperà la situazione, con un po' di sano orgoglio per una delle tante realtà italiane in prima fila per la eMobility.