L’India vuole irrompere con forza nella partita mondiale dell’auto elettrica. Superato lo strapotere cinese, contro cui l’Europa ha serrato i ranghi con la Battery Alliance Ue, adesso a est c'è anche un altro colosso con cui vedersela. Nuova Delhi, infatti, ha capito molto bene l’importanza di intercettare il trend dell’auto elettrica.

E così, dopo aver fatto spudoratamente la corte a Elon Musk, con un’offerta che verosimilmente non potrà rifiutare, il Governo guidato da Narendra Modi ha deciso di lanciare un piano di incentivazioni da 8 miliardi di dollari in cinque anni per attrarre nel Paese gli investimenti di Case auto e componentisti. Con focus, ça va sans dire, sull'elettrificazione.

Il piano di Modi

Il progetto, che sarà annunciato al mondo nelle prossime settimane, è stato in parte anticipato dalla Reuters e prevede di attirare in India 14 miliardi di dollari di nuovi investimenti. Una somma imponente, che si tradurrà secondo il piano nella creazione di 5,8 milioni di posti di lavoro e in un aumento del gettito di 4 miliardi nel quinquennio.

Prospettive che accenderanno qualche campanello d’allarme a Bruxelles, impegnata come non mai a fare dell’Europa il primo player mondiale per le auto elettriche. Anche con risultati importanti: basti pensare che gli investimenti nel settore hanno superato quelli cinesi.

La discesa in campo di un gigante come l'India a suon di agevolazioni, del resto, potrebbe far drizzare le antenne a molte aziende impegnate a pianificare ora gli investimenti produttivi di medio-lungo termine. E il mix di sovvenzioni a pioggia e di un mercato con prospettive di sviluppo enormi potrebbe tentare più di qualcuno.

Compensare le inefficienze

Secondo lo schema di incentivazione, i costruttori potrebbero ricevere un cashback del 4-7% sulle vendite e sul valore delle esportazioni di veicoli e componenti, che nel caso delle elettriche sarebbe aumentato di un ulteriore 2%. L'obiettivo di fondo è quello di puntare sulle zero emissioni.

Electric cars charging at motorway service station in Devon UK

Il tutto rientra nel mastodontico programma di Nuova Delhi da 27 miliardi di dollari per attrarre investimenti stranieri nel Paese. Un piano essenziale per far affluire capitali freschi nell’economia indiana, ancora penalizzata da un contesto interno non esattamente favorevole. Tassi di interesse e costi energetici elevati, infatti, insieme alla carenza di infrastrutture strategiche, possono essere controbilanciati solo da bonus particolarmente favorevoli per i capitali stranieri.

“Il nuovo schema propone incentivi finanziari per contribuire a superare questi ostacoli e per rendere l’India più competitiva”, recita testualmente il documento riportato dalla Reuters, precisando che le agevolazioni saranno destinate solo a costruttori e componentisti con revenue globali superiori rispettivamente a 1,4 miliardi e a 69 milioni di euro e in grado di garantire tassi di crescita decisamente importanti.