Acea, l’associazione europea dei costruttori, torna a parlare di un tema che considera centrale nella politica industriale: le stazioni di rifornimento per camion a idrogeno. La preoccupazione espressa è che la crescita dell'infrastruttura non sia adeguata a supportare un aumento dei mezzi pesanti a fuel cell.

La filiera lancia quindi un appello all’Unione europea: con la revisione della direttiva Dafi sui combustibili alternativi, fissare obiettivi che vincolino gli Stati membri a costruire un numero minimo di infrastrutture per l’idrogeno. Quante? Lo mostra la stessa Acea, con una mappa interattiva per quasi tutti i Paesi Ue e per il Regno Unito.

Più camion, più stazioni

L’associazione parte dalla premessa che le stazioni per autocarri fuel cell sono quasi completamente assenti in Europa, mentre i primi veicoli sono già in fase di lancio. La stima è che nel 2030 saranno almeno 60.000 i camion a idrogeno che potrebbero girare per le strade del Vecchio Continente.

In più, si sottolinea che i mezzi pesanti non possono usare le stesse infrastrutture costruite per le auto. Una condizione che Acea aveva già sottolineato un mese fa, indirizzando una lettera all’Ue per chiedere 300 stazioni di rifornimento a idrogeno entro il 2025 e 1.000 per il 2030. Ogni infrastruttura, spiegano i costruttori, dovrebbe avere una capacità giornaliera di almeno sei tonnellate di H2 e un minimo di due distributori. L’associazione chiede anche un sito di rifornimento ogni 200 chilometri lungo la rete centrale TEN‐T.

Camion idrogeno Toyota

La cartina dell’Europa

Ora, con una mappa interattiva Paese per Paese, Acea prova a guidare i responsabili politici in vista dell'aggiornamento della Dafi. La cartina dell’Europa indica le Hydrogen refuelling stations (HRS) da installare in ogni Stato nel 2025 e nel 2030.

Per quanto riguarda l’Italia, lo scenario dei prossimi 4 anni richiederebbe 20 stazioni, che dovranno diventare secondo Acea 70 all’inizio del prossimo decennio, proprio quando, secondo il ministro Cingolani, potrebbe esserci il boom del fuel cell. In effetti, di idrogeno ce n’è nel Pnrr italiano, ma si tratta di una tecnologia ancora al centro di diversi dibattiti. Per esempio, Toyota ci punta, ma Volkswagen la boccia.

Il record di infrastrutture, nelle idee di Acea, sarà della Germania: 85 nel 2025 e ben 300 nel 2030. Numeri importanti anche per UK, Francia e Spagna. Molto bassi invece per Croazia, Estonia e Lituana, mentre rimane sconosciuta la crescita di Bulgaria e Grecia. Per giocare con la mappa, basta cliccare qui.

  • Italia: 20 nel 2025 e 70 nel 2030
  • Germania: 85 nel 2025 e 300 nel 2030
  • Francia: 35 nel 2025 e 120 nel 2030
  • Spagna: 20 nel 2025 e 60 nel 2030
  • Regno Unito: 50 nel 2025 e 150 nel 2030