Mentre tutti gli occhi sono puntati sull’accelerazione dello sviluppo della Model 2, un nuovo leak dalla Cina rivela i possibili piani di Tesla. Secondo alcuni media locali, il colosso BYD avrebbe un primo accordo di massima per rifornire la Casa californiana con le sue Blade Battery al litio-ferro-fosfato (LFP).
Le consegne partirebbero nel secondo trimestre del prossimo anno. Attualmente, invece, gli accumulatori starebbero ultimando la fase dei test.
Una vecchia conoscenza
Questa al litio-ferro-fosfato non è una tecnologia nuova per le batterie di Palo Alto. Elon Musk e soci la usano già per le Model 3 e Model Y costruite in Cina. Ma la berlina e il SUV sono alimentati da CATL, con cui la Casa ha da poco rinnovato il contratto fino al 2025.
Da qui sono partite le speculazioni sulla baby Tesla: possibile che gli accumulatori di BYD possano essere usati per superare i problemi legati alle 4680 e accelerare la produzione dell’auto elettrica da 25.000 dollari?
LFP vs 4680
In effetti, questa tecnologia risulta abbastanza efficiente (e con caratteristiche di alto livello) per giustificare la caratteristica low cost della Model 2, di cui la Casa avrebbe pronto il prototipo. Finora, però, si è parlato sempre di usare le rivoluzionarie celle su cui Palo Alto ha investito tanto.
E poi, come detto, le consegne delle Blade Battery partirebbero nel secondo trimestre del 2022. Quindi, anche se questi accumulatori venissero montati nella baby Tesla, l’uscita non verrebbe anticipata di moltissimo rispetto alle stime che parlano già di un possibile 2023. L’unica certezza fino a questo momento è che né Elon Musk e soci né BYD hanno commentato il leak.