Durante la Italian Tech Week 2021 di Torino tra i big che hanno portato la loro esperienza c'è stato anche Elon Musk, vero mattatore della mattinata del 24 settembre, seppur in collegamento dal Texas e non dal vivo per un cambio di programma degli ultimi giorni.

Musk è andato a ruota libera, parlando della propria esperienza, dei momenti difficili, dei motivi che lo spingono tutte le mattine ad andare avanti, innovando in ogni campo.

Come si fa a non fallire

La prima questione affrontata ha riguardato proprio il segreto per costruire un’impresa vincente. Difficile da dire, purtroppo: Musk ha confermato che non c'è una ricetta. Però alcuni atteggiamenti sono imprescindibili. Prima di tutto ci vuole passione e ci vuole una visione. Un’idea che può creare interesse e dare valore al mondo.

Oltre a questo ci si deve circondare di persone capaci, perché una azienda deve fare cose sempre nuove e questo richiede impegno. “L’azienda – spiega Musk – è come un essere vivente e vive un proprio ciclo di vita. Nasce, cresce e si diversifica e poi evolve nel tempo. Bisogna aver cura dell’azienda in ogni fase e continuare a riconfigurarle per farle restare in salute”.

Gigafactory Berlino in costruzione

Un aspetto fondamentale nella crescita di un imprenditore è quello di continuare a imparare continuamente. Se manca curiosità, se non si accetta il confronto con altri e se non si fanno domande allo scopo di sentire le risposte, alla fine non si può portare al successo un’azienda. Se si pensa di sapere già tutto, taglia corto il numero uno Tesla, "si diventa abbastanza stupidi".

Tra filosofia e tecnologia

Ma cosa spinge un imprenditore come Elon Musk a fondare un’azienda? “Per quanto riguarda me – racconta Musk – l’ispirazione viene da temi filosofici. Alla base di tutto c’è la volontà di aumentare la portata della civiltà umana. Le mie imprese nascono da alcune domande che mi faccio su come far crescere la specie umana. Secondo me l’uomo ha bisogno di un futuro di prosperità, ricchezza e benessere. E questi obiettivi si possono trovare anche lontano dalla Terra. È da qui che parto per le mie imprese”.

Musk ha spiegato anche che arrivare a Marte, per lui e Space X, non è solo una questione di esplorazione spaziale. È più una cosa inerente la possibilità di dare maggiore coscienza della specie umana. “Certo – ammette Musk - la sfida tecnologica per creare una civiltà indipendente e autonoma su Marte è pazzesca, ma rappresenta solo un aspetto della questione”.

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“Se dovessi iniziare da zero oggi – osserva Musk – partirei sicuramente dalla tecnologia. Ci sono tante opportunità dietro la tecnologia. Sono particolarmente incuriosito dall’RNA. Che è l’inizio della medicina digitale e qui credo che ci siano le opportunità più grandi. Oppure mi lancerei nell’intelligenza artificiale e sull’ingegneria dei tunnel per attraversare le città o l’elettrificazione dei trasporti e non solo delle auto. Ci sono mille cose da fare”.

Sì al nucleare moderno

Per la crescita serve energia. Ma come si farà a sostenere la crescita? Elon Musk è certo che si troverà un equilibrio e si raggiungerà una produzione di energia adeguata alle necessità puntando sulle rinnovabili: eolico e solare in primis. Musk è anche un grande sostenitore del nucleare moderno, che considera sicuro e pulito. Meglio del carbone e di altri metodi che si affidano a combustibili fossili.

“Non dimentichiamoci – insiste Musk – che senza il Sole la Terra sarebbe solo una gigantesca palla nera che vaga nello spazio: tutto quello che vediamo intorno a noi ha vita grazie al sole, che è la fonte di energia primaria del nostro pianeta”.

Elon Musk Neuralink

Tra presente e futuro

Elon Musk non è solo Tesla e Space X. Con Neuralink si stanno studiando applicazioni artificiali che interagiscono con il cervello degli esseri viventi. E la previsione è che dopo i test sugli animali in sei mesi circa si avvieranno anche quelli sugli uomini. "Si tratta di scoperte pazzesche - ha detto Musk - che mi fanno guardare al futuro con ottimismo. Preferisco essere ottimista e sbagliarmi ogni tanto che essere pessimista e in qualche occasione avere ragione”.

Secondo Musk l'uomo supererà la pandemia e, per quanto si tratti di una cosa completamente diversa, supererà anche la crisi dei chip, che si risolverà in poco tempo. L'idea è che con una grande attenzione al Problem solving si possono ottenere grandi risultati. Basta continuare avere la voglia di innovare.

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Priorità: risolvere problemi

"Mi considero più un tecnico che un ceo, proprio perché mi piace scendere nei dettagli della progettazione e capire le tecnologie". Un'attitudine richiesta anche ai suoi collaboratori. "Durante i colloqui chiedo spesso quale sia il problema più complesso che hanno dovuto risolvere in carriera e scendo molto nei dettagli. Se raccontano la cosa con dovizia di particolari significa che hanno davvero preso a cuore la faccenda e sono persone responsabili, oltre che capaci".

Parlando di questo ha aperto anche un siparietto convocando un ingegnere di Space X di origine italiana, un certo Mauro nato in Piemonte e andato in California alla ricerca di nuove sfide. Ha raccontato come si lavora nell'azienda aerospaziale di Elon Musk, raccontando come per i rivestimenti isolanti delle Starship si usano ceramiche e materiali trattati con metodi simili a quelli usati a Imola o Sassuolo per la lavorazione delle piastrelle e dei piani cucina. Se non è apertura mentale questa...