Comodi, spaziosi e alla moda. Ma talvolta, specialmente guardando al di là dell'Atlantico, anche grossi, pesanti e poco efficienti. Sono i SUV, auto il cui gradimento sale costantemente e che solo nel 2021 hanno fatto segnare su scala globale un +10% di vendite rispetto all’anno precedente.

Secondo la IEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel 2021 hanno stabilito un nuovo record, superando i 35 milioni di esemplari immatricolati a livello mondiale e arrivando a occupare una quota superiore al 45%. Si tratta di un nuovo massimo assoluto, sopra quello del 2019, l’anno migliore dell’era pre-pandemia. Sempre per la IEA, che ha pubblicato uno studio dedicato a questo argomento, i SUV stanno avendo sempre più successo anche tra chi acquista un’auto elettrica, ma ad oggi per il 98% sono dotati di motore a combustione. Con riflessi che vale la pena osservare.

Se fossero un Paese?

La ricerca, rilanciata in queste ore da Alessandro Blasi, special advisor del direttore esecutivo dell'agenzia, mette in luce anche altri aspetti legati alla diffusione dei SUV (oltre chiaramente a ricordare, se ce ne fosse bisogno, quanto sia indispensabile ridurre le emissioni in Cina).

Uno su tutti riguarda le emissioni di gas serra prodotte da questa categoria di veicoli. Considerando solo gli esemplari venduti nel 2021, i SUV sono stati responsabili di circa 120 milioni di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera. Un numero che preso così, però, racconta un po' poco.

Per questo la IEA ha fatto anche un altro calcolo, decisamente più comprensibile, che considera tutti i SUV che circolano ogni giorno sulle strade. Il valore totale delle emissioni di CO2 supera in questo caso le 900 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, il che vuol dire che se la categoria dei SUV fosse uno Stato, sarebbe nella top 10 di quelli con maggiori emissioni. Al sesto posto per essere precisi. 

E se tutti i SUV circolanti fossero auto più piccole? La IEA non fornisce una stima simile, ma ci si può fare un'idea partendo dalle elaborazioni dall'Agenzia Europea dell'Ambiente, che stima una differenza tra le emissioni medie di CO2 tra auto e SUV nell'ordine del 10%.

 

Le dimensioni contano

Ma torniamo alla IEA. Secondo l'agenzia, per pareggiare l’incremento di emissioni dei SUV fatto registrare dal 2010 ad oggi sarebbe necessario raddoppiare il numero di auto elettriche in circolazione. Per il momento, però, la buona notizia è che la crescita nelle vendite di full electric del 2021 ha completamente bilanciato l’aumento di emissioni legato al maggior numero di SUV dell’ultimo anno.

Cosa fare per ridurre le emissioni dei SUV? L'agenzia, che già in passato si è spesa per indicare la strada per un futuro sostenibile, suggerisce ad esempio di proseguire con le politiche di incentivazione all’acquisto di modelli elettrici per accelerare la transizione. Cosa che tutti i big europei stanno facendo, Italia (per ora) esclusa. Ma anche - e soprattutto - provare ad arrestare la crescita della stazza di questo tipo di auto, che anno dopo anno sono sempre più grandi e più pesanti, con effetti negativi sul consumo di carburante e di risorse.

Emissioni CO2 auto e test di omologazione

E con l'auto elettrica?

Naturalmente, la necessità di porre un freno alla crescita delle masse in gioco è valida nello stesso modo anche per le elettriche. Non a caso, la IEA (nello studio in questione, che trovate a questo link) pone l'accento sul fatto che la capacità media delle batterie dei SUV full electric sia oggi di circa 70 kWh, a fronte dei 50 kWh dei modelli "a ruote basse". 

Alimentazioni a parte, la morale è che la sostenibilità delle auto passa inevitabilmente anche per peso e dimensioni. La buona notizia è che se in passato in pochi si ponevano concretamente questo problema, con l'elettrico la situazione cambierà perché si possono toccare con mano i benefici dell'efficienza nella vita di tutti i giorni, grazie ai riflessi sull'autonomia. E alzi la mano chi non è contento di avere a disposizione qualche km in più.