JB Straubel ci aveva visto lungo. L’ex fondatore di Tesla cinque anni fa ha lasciato la Casa californiana per dedicarsi a tempo pieno alla Redwood Materials, azienda da lui fondata che si è concentrata sul riciclo delle batterie. Aveva capito prima di tutti che quello sarebbe diventato un settore cruciale per la diffusione delle auto elettriche. 

Dopo aver avviato una collaborazione iniziale proprio con Tesla, o meglio, con Panasonic, che insieme a Tesla gestisce la Gigafactory Nevada, Redwood Materials annuncia oggi di aver siglato un accordo con Ford e Volvo, che avvieranno progetti di recupero di terre rare e metalli preziosi provenienti dalle batterie delle loro auto a batteria e a riutilizzarli nella produzione di nuovi accumulatori.

L’importanza dell’economia circolare

Non è la prima volta che Ford lavora con Straubel. Già a fine 2021 la Casa dell’Ovale Blu si era rivolta alla Redwood Materials per sviluppare una catena di approvvigionamento “a circuito chiuso” per le batterie delle auto elettriche che includesse tutte le fasi di vita del prodotto, dalla nascita al riciclo.

Ora però la partnership si rafforza e vede anche l’ingresso del gruppo cinese Geely, di cui Volvo fa parte. Obiettivo è quello di interfacciarsi direttamente con demolitori e rete vendita per identificare e recuperare batterie arrivate alla fine del loro ciclo utile in campo automobilistico. Tutte le batterie saranno raccolte dalla Redwood Materials e saranno recuperate e riciclate presso la loro sede di Carson City, nel Nevada (a un’oretta di macchina dalla vicina Gigafactory di Tesla).

 

Il riciclo come bene necessario

Quello del recupero delle materie prime dalle batterie per il riutilizzo è un tema caldissimo. Con il costante aumento della produzione (+110% solo nel 2021), non si potrà continuare a sfruttare a lungo l’industria mineraria.

Tutti i principali produttori di auto elettriche, da Volkswagen a Tesla, stanno spingendo per avviare programmi efficaci nello smantellamento delle batterie e il loro riutilizzo. Se le due Case appena citate hanno anche dipartimenti interni dedicati allo scopo, General Motors per ora preferisce rivolgersi all’esterno e più in particolare alla startup Li-Cycle, sostenuta anche da LG Energy Solution.