Northvolt ha detto di voler diventare il più grande produttore europeo di batterie per auto elettriche. Italvolt, dal canto proprio, ha avviato il progetto della Gigafactory di Scarmagno, in Piemonte, allo scopo di costruire la più grande fabbrica di batterie dell'Europa meridionale. Ma per ora, se c'è un'azienda che può vantare lo stabilimento più grande del Vecchio Continente per la produzione di batterie, quella è LG Energy Solution.

La società coreana ha rilasciato un video promozionale in cui mostra da vicino la fabbrica di accumulatori agli ioni di litio situata nei dintorni di Breslavia, città situata nella parte occidentale della Polonia. 

Fino a 65 GWh all'anno

LG Energy Solution non ha dichiarato la capacità produttiva annua ma la Banca Europea degli Investimenti, nel 2020, parlò di una produzione iniziale di 35 GWh all'anno che sarebbe poi stata portata a 65 GWh all'anno. 

Si tratta di una quantità di batterie sufficiente per 200.000 vetture elettriche con batteria da 50 kWh ciascuna. È proprio per questo motivo che si crede che la gigafactory polacca di LGES sia attualmente la più grande d'Europa.

Una fabbrica, tanti clienti 

Nel video si possono vedere anche i processi produttivi, altamente automatizzati. L'azienda coreana ci tiene anche a dire che tutta l'energia utilizzata dall'impianto proviene da fonti rinnovabili. 

Il filmato rilasciato da LG Energy Solution, inoltre, mostra anche una mappa che riporta i posti in cui le batterie sono esportate. Ci sono molte Case che si riforniscono presso la fabbrica di Breslavia: Audi, BMW, Mercedes, Jaguar, Porsche, Renault, Stellantis, Volkswagen e Volvo.

Il ruolo del governo polacco

La costruzione della gigafactory LGES in Polonia è stata supportata dallo stato, che ha stanziato contributi pari a circa 95 milioni di euro, con l'avvallo anche della Commissione Europea, che si è sempre dichiarata favorevole alla costruzione dello stabilimento. 

Con le stesse politiche, anche l'Ungheria ha attratto costruttori di batterie sul proprio suolo. Budapest avrebbe sostenuto attivamente l'arrivo sul territorio ungherese di realtà come SK Innovation e Samsung SDI.