Come tante altre Case, anche Tesla ha ritoccato al rialzo i listini. Dopo aver alzato il prezzo della Model 3 negli Stati Uniti e in Cina, ora anche in Europa la versione d’attacco RWD subisce un sostanzioso incremento.
In Italia, dopo essere stata per lungo tempo sotto la soglia dei 50.000 euro, ora la Model 3 parte da 54.990 euro. Ancora peggio è andata in Germania, dove la versione meno costosa della berlina americana ha visto il listino schizzare verso l’alto di 7.000 euro.
Doppia stangata
L’aumento sul mercato tedesco della Tesla Model 3 ammonta a un consistente +17%. Si tratta di un valore che non solo rende meno appetibile la vettura sul mercato (per quanto anche altri abbiano rivisto i prezzi verso l’alto) ma rischia di far superare all’auto la soglia che consente di accedere agli incentivi sull’acquisto di un’auto elettrica. Almeno una parte.
Si calcola che l’aumento di prezzo, infatti, comporti anche una riduzione delle agevolazioni pari a circa 1.500 euro. Questo significa che il prezzo della Model 3, a conti fatti, diventa per le tasche dei clienti di oltre 8.000 euro superiore a quanto non fosse, con un incremento del 21%.
Per capire cosa accadrà in Italia, invece, si devono attendere le informazioni dettagliate su come gli incentivi saranno erogati.
Tutta colpa delle materie prime
Gli incrementi generalizzati dei prezzi della Model 3 su tutti i principali mercati sono una conseguenza dell’aumento del costo del nichel e di altre materie prime. Lo scorso mese Elon Musk aveva già mostrato preoccupazione della consistente inflazione che stava investendo vari settori, tra cui anche la logistica.
Per lo stesso motivo anche altri modelli della Casa, e nello specifico la Tesla Model S e la Tesla Model X Plaid, hanno subito aumenti.